“Chi è la Pantera Nera?”, graphic novel scritto da Reginald Hudlin, regista e sceneggiatore afroamericano, e disegnato da John Romita Jr. (matite) e Klaus Janson (chine), due blasonate firme del mondo dei fumetti, è una storia divisa in sei capitoli, che riprendono le prime sei uscite della serie regolare di Black Panther.
Un flashback mostra come il Wakanda, una nazione africana isolata e tecnologicamente avanzata, sia riuscito a resistere agli attacchi dei colonizzatori europei grazie al potere di Pantera Nera, protettore e sovrano del paese. Il flashback si conclude con la morte di T’Chaka, il padre di T’Challa, ucciso da Ulysses Klaw, un mercenario che vuole rubare il vibranio, un metallo prezioso che si trova solo nel sottosuolo del Wakanda. Subito torniamo al presente, in cui T’Challa, nuovo re e nuova Pantera Nera, deve affrontare le sfide interne ed esterne che minacciano il regno e il suo ruolo. Da un lato deve gestire le relazioni con le altre nazioni, in particolare con gli Stati Uniti, che vogliono stabilire un’ambigua alleanza per motivi politici ed economici. Dall’altro deve difendersi dagli attacchi di nemici come Klaw, che torna con una squadra di supercriminali per vendicarsi. T’Challa può contare sull’aiuto dei propri alleati, come sua sorella Shuri.
Un’ottima introduzione al personaggio di Black Panther, che ha avuto una grande popolarità grazie al film del 2018 diretto da Ryan Coogler. Il romanzo grafico ripercorre le origini e le caratteristiche di T’Challa, mostrando la sua personalità, la sua cultura e la sua filosofia. Esplora anche il mondo del Wakanda, nazione affascinante e misteriosa che rappresenta un modello di sviluppo e di indipendenza per l’Africa e per il mondo, e affronta temi attuali e rilevanti come il neocolonialismo, il razzismo e l’identità. Scritto con uno stile coinvolgente e dinamico, che alterna momenti di azione e di suspense, di umorismo e di dramma, di dialogo e di narrazione, è disegnato con uno stile realistico e dettagliato, che rende bene le espressioni e le emozioni dei personaggi, i paesaggi e le scene di combattimento. Non viene risparmiata una critica tutt’altro che velata alla politica estera degli Stati Uniti.
Un’opera di qualità e valore, che merita di essere letta e apprezzata non solo dagli appassionati di supereroi.