sulla strada sottostante
i carri armati rotolavano come
lava rappresa
afferra lo zaino
che hai preparato una settimana fa
e aggiungi
il sale antico di tua madre
dalla cantina, poi trasporta te stesso
sui binari lentamente giù per la
scala scheletrica
fino alla piazza bombardata.
Non guardare
gli ultimi corpi –
la vecchia zia della porta accanto
le cui membra rotte sono
svastiche attorno
a un palo – lasciali
al loro oltraggio mortale
tieni la bocca chiusa a borsetta
nel freddo acre
unisciti alla linea
che avanza a testa china
nel battente
frastuono degli spari,
raggiungi la stazione
dove l’apocalisse
indossa un volto umano
Traduzione di Heiko H. Caimi
Poesia scelta da Emilia Mirazchiyska