Troppo è il potere dell’uomo bianco sparso per il mondo
troppo è il potere dell’uomo bianco sparso per il mondo
l’odore di Pretoria
il fiato del Pentagono
l’occhio del Cremlino
come posso intrappolarlo
come posso imbalsamarlo
come posso arrotolarlo
a mo’ di sudario
e metterlo via
o almeno
come posso persuaderlo
come posso dissuaderlo
come posso disgregarlo
e fine fine spalmarlo
sulla mia fetta di pane
che, è naturale,
dovrà essere mangiata
troppo è il potere dell’uomo bianco sparso per il mondo
troppo è il potere dell’uomo bianco sparso per il mondo
come posso contenerlo
come posso controllarlo
come posso mettergli la museruola
o almeno
come posso sconcertarlo
come posso scompigliarlo
e, a mo’ di torre di Babele,
farlo crollar giù
Oh, io produco cascate
metto sale sulla lingua
troppo è il potere dell’uomo bianco sparso per il mondo
troppo è il potere dell’uomo bianco sparso per il mondo
come posso missili e razzi
far rimbalzare
piovre multinazionali
disorientare
o almeno
come posso dal timone i “Grandi Capi”
allontanare
sulla spiaggia farli accomodare
pensionati tranquilli, gli occhi fissi sul mare.
Traduzione di Andrea Sirotti
Dalla raccolta di poesie selezionate di Graces Nichols I have crossed an Ocean (Bloodaxe Books, 2010), precedentemente pubblicata in Lazy Thoughts of a Lazy Woman and Other Poems (Virago, 1989).
Pubblicata per gentile concessione di Bloodaxe Books: https://www.bloodaxebooks.com/