Film e serie tv risveglianti

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In periodi di cambiamenti e conseguenti tumulti come quello che stiamo attraversando, ci sono alcuni film e serie TV che possono venirci in aiuto, non solo per motivarci ad agire e cambiare interiormente, ma anche per comprendere meglio il profondo significato di ciò che accade in superficie.

I video qui consigliati sono solo alcuni dei migliaia in circolazione, ma sono un ottimo inizio!

Buon visione (o ri-visione)!


Titolo: Hurricane – Il grido dell’innocenza
Anno: 1999
Regista: Norman Jewison
Scrittori: Sam Chaiton e Terry Swinton (libro); Armyan Bernstein e Dan Gordon (sceneggiatura)
Attori: Denzel Washington, Vicellous Shannon, Deborah Kara Unger, Liev Schreiberl, John Hannah

È molto importante riuscire a trascendere i posti che ci limitano.

Un film non proprio recentissimo ma sempre attuale: la storia del pugile Rubin Hurricane Carter, che fu imprigionato per degli omicidi non commessi attraverso un processo caratterizzato da corruzione e pregiudizi razziali. Ogni giorno siamo testimoni di vari tipi e livelli di ingiustizie, ma, quando capita a noi, siamo in grado di trovare dentro noi stessi la forza e il coraggio di cambiare interiormente per causare cambiamenti all’esterno, come ha fatto Carter? O ci limitiamo a lamentarci e a piangerci addosso senza far nulla? Il magnifico film con Denzel Washington mostra che c’è sempre un’alternativa e una via d’uscita: sta a noi scegliere.

“Qual è stato il primo libro che hai comprato?”
“Il tuo.”
“Un caso, secondo te?”
“No.”
“No, lo penso anch’io. Lesra, diminutivo di Lazzaro, colui che è risorto dai morti. Rubin, Genesi, capitolo 29 versetto 23, significa ‘guarda un figlio’. Metti insieme le due cose e avrai ‘guarda un figlio colui che è risorto dai morti’. Non è casuale.”


Titolo: 3%
Anno: 2016-oggi
Ideatore: Pedro Aguilera
Attori: Bianca Comparato, João Miguel, Michel Gomes, Rodolfo Valente, Vaneza Oliveira.

Una serie TV originale Netflix ambientata in un futuro in cui solo il 3% della popolazione vive nel progresso e nell’abbondanza, in un luogo ideale chiamato “Offshore”, mentre tutti gli altri sono isolati e vivono in una favela. Al compimento dei vent’anni di età, e solo allora, i giovani idonei del 97% avranno l’occasione di andare nell’Offshore e divenire parte dell’élite, ma dovranno superare grandi prove fisiche, mentali, morali e spirituali, per venire accettati nel “mondo dei perfetti”. Allo stesso tempo, un gruppo di “resistenti” chiamato “La Causa”, vuole sabotare “Il Processo” e fare in modo che tutti abbiano l’occasione di una vita migliore. Ma è davvero così? Quali compromessi bisogna accettare? L’Offshore è davvero un luogo tanto magico? E la Causa ha davvero intenzioni pure?

Una serie TV affascinante e per niente lontana dalla realtà, se si riesce ad andare oltre la superficie.


Titolo: Black Mirror
Anno: 2011-oggi
Ideatore: Charlie Brooker

Una serie TV britannica inizialmente prodotta per Endemol e successivamente proseguita da Netflix. Ambientata nel futuro, ma in realtà ispirata alla nostra società di oggi, ogni episodio racconta in modo diverso (con storie differenti e indipendenti tra loro) le conseguenze e le sfide causate dalle nuove tecnologie, dai nuovi media e dalla sempre più diffusa “lobotomizzazione” degli  esseri umani.

Sicuramente non è una visione leggera e il fatto che le storie raccontate risuonino in qualche modo con la nostra esperienza quotidiana (la dipendenza dai social media e dai giudizi altrui, il credere ciecamente ai media, la meccanicità della nostra vita, la perdita dell’umanità e dell’empatia, etc.), tende a disturbare. Ma se si trova il “coraggio” di procedere possiamo forse evitare che eventi come quelli rappresentati finiscano con l’avverarsi davvero.

Una spinta verso un ritorno all’autenticità.

Volevo solo riuscire ad arrivare fin qui per farmi ascoltare da voi. Per costringervi almeno una volta nella vostra vita ad ascoltare davvero qualcuno invece di starvene lì a far finta di farlo. Vi accomodate a quel tavolo, guardate verso questo palco e noi… noi ci mettiamo subito a ballare, a cantare, come dei pagliacci. Per voi non siamo delle persone, voi non ci vedete come degli uomini quando siamo qui, ma della merce. E più siamo falsi e più vi piace perché è la falsità l’unico valore ormai, l’unica cosa che riusciamo a digerire. Anzi no! Non l’unica, il dolore e la violenza: accettiamo anche quelli. Attacchiamo un ciccione ad un palo e iniziamo a deriderlo perché crediamo sia giusto. Noi siamo quelli ancora in sella e lui è quello che non ce l’ha fatta: “ha ha che scemo!” Siamo talmente immersi nella nostra disperazione che non ci accorgiamo più di nulla. Passiamo la nostra vita a comprare cazzate. Tutto quello che facciamo, i nostri discorsi, sono pieni di cazzate. “Insomma sapete qual è il mio sogno? Il mio sogno più grande è comprare un cappello per il mio avatar”, una cosa che neanche esiste! Desideriamo stronzate che neanche esistono! E siamo stufi di farlo. Dovreste darci voi qualcosa di reale ma non potete, giusto? Perché ci ucciderebbe. Siamo talmente apatici che potremmo impazzire. C’è un limite alla nostra capacità di meravigliarci. Ecco perché fate a pezzi qualunque cosa bella che vedete e solo a quel punto la gonfiate, la impacchettate e la fate passare attraverso una serie di stupidi filtri finché di quella cosa non rimane che un mucchio di inutili luci mentre noi pedaliamo, giorno dopo l’altro, per andare dove?! Per alimentare cosa?! Delle celle minuscole con dei piccoli schermi. E sempre più celle e sempre più schermi. E quindi fanculo!! Fanculo il vostro dannato spettacolo ! Fanculo! Fanculo voi che ve ne state lì e non fate nulla per cambiare le cose! Fanculo le vostre telecamere e i vostri maledetti canali! E fanculo tutti per aver trattato la cosa più cara che avevo come se non valesse nulla, per averla afferrata e trasformata in un oggetto, in un giocattolo, l’ennesimo orribile giocattolo in mezzo a milioni di altri! Fanculo! Fanculo a tutto quanto! Fanculo per me, per noi, per tutto il mondo! Fanculo! (stagione 1, ep. 2) 


Titolo: Matrix
Anno: 1999
Registi: Larry e Andy Wachowski
Scrittori: Larry e Andy Wachowski
Attori: Keanu Reeves, Laurence Fishburne, Carrie-Anne Moss

“Prima o poi capirai, come ho fatto anch’io, che una cosa è conoscere il sentiero giusto, un’altra è imboccarlo.”

Dello stesso anno di Hurricane (sarà un caso?), una pellicola che ormai è considerata un classico, uno dei film di maggiore successo nella storia del cinema, ma che a un occhio attento (quello interiore), non è affatto un film di fantascienza, bensì una rappresentazione della nostra condizione umana.

Cosa è vero e cosa non lo è? Cosa c’è oltre le apparenze? Chi siamo veramente? E siamo davvero padroni di noi stessi? Il mondo in cui viviamo è reale oppure è tutto un’illusione?

Matrix è un sistema, Neo. E quel sistema è nostro nemico. Ma quando ci sei dentro ti guardi intorno e cosa vedi? Uomini d’affari, insegnanti, avvocati, falegnami… le proiezioni mentali della gente che vogliamo salvare. Ma finché non le avremo salvate, queste persone faranno parte di quel sistema, e questo le rende nostre nemiche. Devi capire che la maggior parte di loro non è pronta per essere scollegata. Tanti di loro sono così assuefatti, così disperatamente dipendenti dal sistema, che combatterebbero per difenderlo.

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