Il numero 50: un traguardo condiviso

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Cari lettori,

eccoci qui, al numero 50. Pensarci fa un certo effetto: il primo editoriale, scritto con entusiasmo e un pizzico di trepidazione dal nostro direttore, ci sembra ancora vicino. Eppure sono passati anni, anni di racconti, interviste, recensioni e riflessioni.

Quando abbiamo iniziato, ci auguravamo che Inkroci potesse diventare un luogo di scambio e contaminazione, un punto d’incontro per chi ama osservare il mondo e raccontarlo. Non sapevamo allora quanta strada avremmo percorso, ma oggi possiamo dire con orgoglio che l’obiettivo è stato raggiunto. Non senza sforzi, certo, ma grazie a un impegno costante e, soprattutto, a voi lettori che ci avete accompagnato.

Cinquanta numeri fa parlavamo di fare cultura in un periodo che già sembrava complicato. Oggi le difficoltà non sono certo diminuite, ma resta forte il nostro desiderio di continuare a osservare, raccontare e immaginare. Inkroci, come il suo nome suggerisce, è sempre stato uno spazio per intersecazioni di idee, esperienze e linguaggi. Con questo numero vogliamo celebrare proprio il valore della contaminazione, della curiosità e della condivisione.

Quindi, grazie. Grazie a chi ci legge, a chi ci scrive, a chi ha creduto in noi e continua a farlo. Questo traguardo non è soltanto nostro, ma di achiunque, in un modo o nell’altro, abbia “inkrociato” la propria strada con la nostra.

E ora? Non vogliamo fermarci. Continueremo a camminare insieme, magari inciampando un po’, ma sempre con lo sguardo rivolto verso nuovi orizzonti. E con gli occhi aperti sul mondo.

Buona lettura,

La redazione

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