Jules Verne – Parigi nel XX secolo

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Scritto nel 1863 ma pubblicato solo nel 1994, Parigi nel XX secolo è il romanzo di Jules Verne che più somiglia a una distopia. Diversamente dalle sue opere più famose, in cui la tecnologia è simbolo di avventura e progresso, qui diventa un’arma a doppio taglio: il futuro che Verne immagina è dominato da grattacieli, treni ad alta velocità, automobili, banche e aziende burocratiche, ma è anche un mondo freddo, spietato, nel quale l’arte, la letteratura e le emozioni sono state messe da parte in favore dell’efficienza economica.

Michel Dufrénoy è l’ultimo degli idealisti in un’epoca che non ha più bisogno di lui. La sua Parigi è un luogo frenetico, in cui il materialismo ha soppiantato qualsiasi aspirazione umanistica, trasformando la società in una macchina senz’anima. Il suo destino è tragico: incompreso e isolato, è il simbolo di un mondo che ha sacrificato la bellezza sull’altare del progresso.

Verne consegnò il manoscritto al suo editore, Pierre-Jules Hetzel, che lo rifiutò, definendolo troppo cupo e irrealistico. Eppure, più di un secolo dopo, molte delle sue previsioni si sono rivelate esatte: grattacieli che svettano nel cielo, città illuminate da energia elettrica, comunicazioni istantanee, automobili che sfrecciano nelle strade, banche e aziende che dominano la vita quotidiana. Ma soprattutto, intuì il pericolo di una società che, nel suo slancio verso il futuro, dimentica ciò che la rende umana.

Verne non ha solo previsto il progresso tecnologico, ma anche il suo costo esistenziale. Oggi viviamo in un mondo sempre più simile a quello descritto in questo romanzo: le arti e le discipline umanistiche sono spesso viste come inutili rispetto alla scienza e alla finanza, la frenesia urbana ha reso le città spazi impersonali, e la comunicazione istantanea ha sostituito il pensiero profondo con la superficialità.

Il protagonista di Verne è un uomo fuori posto nel suo tempo, esattamente come chi oggi si sente soffocato da un mondo che premia la produttività a scapito della creatività. Più che una storia di fantascienza, Parigi nel XX

Un romanzo incredibilmente profetico e sorprendentemente attuale, ingiustamente dimenticato per oltre un secolo. Se 1984 e Il mondo nuovo ti hanno inquietato, Parigi nel XX secolo ti lascerà con la stessa sensazione di disagio… ma con un secolo di anticipo.

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