Quando la fantascienza parla di noi
Molto prima di Hunger Games, Stephen King aveva immaginato un’umanità reietta lobotomizzata dai reality show. Il programma più seguito in questo futuro apocalittico, ma sinistramente evocativo del mondo presente, è L’uomo in fuga, per il quale Ben Richards viene selezionato come concorrente. Volendo guadagnare i dollari necessari a curare la figlioletta malata, il protagonista partecipa a quello che è un autentico gioco al massacro che tiene avvinto il lettore fino all’ultima pagina. Una debole luce di speranza filtra dal finale, coerentemente con il personaggio, che incarna il prototipo dell’eroe americano. Un romanzo visionario nella tradizione della migliore fantascienza.