Nel 1984 la città di Stonebridge è stata colpita da una tragedia: in una sola notte tutti i bambini al di sotto dei tredici anni sono scomparsi senza lasciare traccia. Nel corso degli anni qualcuno racconta di averli sentiti giocare nel bosco ma di aver visto soltanto le loro ombre, come se fossero dei fantasmi.
Trent’anni dopo Jake Mitchell, dodici anni, scopre che suo zio Ben era uno di loro. Per la prima volta si trova a pensare a quello zio che non ha mai conosciuto e che ora sente più vicino che mai, anche grazie a una mitica pallina da baseball che era dello zio e che, nelle sue mani, mostra di avere poteri speciali.
Mentre sta imparando a convivere con questa nuova verità sulla sua famiglia, il suo migliore amico Mike scompare nel nulla, e lui non può far altro che andare a cercarlo, contro tutto e tutti, infilandosi in un’avventura tra realtà e magia, con la complicità di un’amica.
Sì mormora che ciò che sta ripetendosi è volontà dello spirito degli antichi abitanti del luogo, indiani, cui era stato tolto il loro territorio .
Una trama a cavallo tra reale e fantasia: completamente diverso dai precedenti noir dello scrittore , questo romanzo, non meno bello e appassionante, con personaggi credibili e ben costruiti, è senz’altro consono alla lettura dei ragazzi, cui è destinato e per i quali può costituire un ottimo salto di qualità.