Un libro che promette ma che non mantiene
Non è sempre facile dipanare l’intreccio fra le due storie che compongono il romanzo, centrato sulla ricerca del passato e delle origini. Il tono ironico e il linguaggio a tratti surreale (buona parte del testo si immagina scritto da uno studente ucraino in un inglese spassoso) sono ben resi dalla traduzione italiana e fanno da contrappunto agli argomenti duri, dolorosi, fortemente drammatici narrati nella parte finale, chiave di lettura dell’opera. Permangono alcuni punti oscuri che l’autore non chiarisce e che sono lasciati alla libera interpretazione del lettore.
Interessante esperimento narrativo, cui non manca una certa originalità.