Viareggio sconosciuta
Libro composito che racconta Viareggio, sin dalle origini della città, tra storiografia e leggenda, tra storia e aneddotica, sia con stile narrativo che con stile diaristico e, ancora, saggistico. Un viaggio sentimentale in un passato non sempre distante e che di Viareggio e dei viareggini ritrae soprattutto il carattere. Per fare questo Amrio Tobino ci porta ad incontrare, tra gli altri, Giacomo Puccini, Paolina Bonaparte, Ettore Petrolini, Lorenzo Viani, Mario Marcucci.
L’autore racconta anche l’irrompere del fascismo – l’orrendo buco nero che tutti rischiava d’inghiottire – o come una rivoluzione possa fallire, soffocata dalla codardia.
L’intento di Tobino nella stesura di quest’opera è esplicitato nel capitolo su Petrolini: “Il mio desiderio è ricordare una Viareggio scomparsa a coloro che oggi hanno il sorriso della gioventù e sono avvinti dalla credenza che quel loro stato sia immortale, eterno il felice presente. Il mio compito, oggi che ho i capelli diradati, il cuore spesso affannante, le palpebre che tendono ad abbassarsi, è dimostrare a quelli anziani come me di non essere passati invano, e nello stesso tempo indicare ai giovani quanto è sacra la vita”.
A tratti appassionante, a tratti vagamente tedioso, non è una pietra miliare ma un’opera cuoriosa e interessante. Consigliata soprattutto a chi crede che Viareggio sia solo una località turistica con un famoso carnevale.