“Le libere donne di Magliano” narra la storia di un medico (Tobino stesso) che lavora in un reparto psichiatrico femminile situato sul colle di Santa Maria delle Grazie, vicino al paese di Magliano (Maggiano).
Il libro affronta con grande sensibilità e delicatezza la condizione delle donne internate nel manicomio, in un’epoca in cui la cura delle malattie mentali non era ancora basata sugli psicofarmaci o sulla riforma psichiatrica dovuta a Basaglia. Tobino descrive con grande attenzione le diverse personalità e i vari disturbi delle pazienti, mostrando la loro umanità e la loro sofferenza.
Il romanzo è una sorta di diario che cattura l’atmosfera unica e profondamente commovente che pervade le stanze della follia. Tobino dipinge un quadro vivido e dettagliato del manicomio e delle donne che vi sono internate, mostrando la complessità delle loro vite e dei loro pensieri. Inoltre, affronta anche temi importanti come la solitudine, la disperazione, la sessualità, la violenza e la libertà, riuscendo a catturare l’essenza della condizione umana in un luogo così particolare.
“Le libere donne di Magliano” è un libro che lascia un’impronta profonda nel cuore dei lettori. Con una scrittura poetica e intensa, Mario Tobino ci guida attraverso le vite delle donne del manicomio, riuscendo a mostrare la bellezza e la pienezza dell’esistenza umana anche nei luoghi più difficili.