Luca Di Gialleonardo e Liudmila Gospodinoff – Il paradosso dell’arciere

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Il paradosso dell’arciere di Luca Di Gialleonardo e Liudmila Gospodinoff è un romanzo giallo originale e ben scritto, che unisce un’ambientazione pittoresca e intrigante a una trama avvincente e a personaggi ben caratterizzati.

La vicenda si apre con il ritrovamento del corpo di Renzo Moscati, un maestro di tiro con l’arco, ucciso in modo brutale e quasi medievale, con tre frecce piantate nella schiena e nel collo. Il commissario Tiziano Agata, affiancato dalla vice Rita Solvini, si trova a indagare su questo omicidio in una cittadina della Ciociaria, Averna, famosa per il suo palio di fine estate e per le contrade che si sfidano in varie gare, tra cui proprio quella di tiro con l’arco.

La vittima era il capo della contrada Castello e non era in buoni rapporti con i capitani delle altre contrade, Torre, Ponte e San Luigi. Ma Moscati era anche un uomo onesto in un comune corrotto, e questo apre altre possibili piste investigative.

La trama è ben costruita e tiene il lettore incollato alle pagine fino alla soluzione del caso. L’ambientazione della Ciociaria, con i suoi paesaggi, i suoi personaggi, la sua tradizione del palio e del tiro con l’arco, è descritta con precisione e realismo, rendendo il romanzo ancora più coinvolgente.

I personaggi sono ben caratterizzati e creano empatia nel lettore. Il commissario Agata è un uomo dalla personalità complessa, con un mal di testa perenne e una vita privata turbolenta, ma anche un grande professionista, tenace e intelligente. La vice Solvini è una donna forte e determinata, che cerca di superare i pregiudizi maschilisti della polizia italiana.

Un romanzo giallo che merita di essere letto per la sua originalità, la scrittura piacevole e la trama intrigante.

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