Racconti per palati fini
Lui si infilò una forchetta nel ginocchio e disse: – Adesso che ho la tua attenzione, è il caso che iniziamo a parlarne seriamente.
Così inizia una raccolta di racconti irrinunciabile per i palati fini, per coloro che dalla letteratura vogliono, anzi pretendono, un messaggio che resti. Che resti e scavi dentro lo stomaco di chi legge. Una raccolta di esibizioni, solitudini, contatti paradossali e troppo intensi. In questo libro si attraversano soggiorni, stanze da letto, centri di igiene mentale, relazioni, isolamento e allucinazione.
Lo scrittore, anzi il poeta, di cui parliamo è Luca Cristiano. Nato nell’Ottanta a Potenza, vive tra Praga e Pisa e, ogni volta che ci riesce, lavora per l’università. Come si dice, nessuno è profeta in patria, e dopo anni di scrittura e scrittura e ancora scrittura disperata, ad accorgersi del suo talento (naturalmente solo dopo il suo editore) è stata niente meno che la Sorbona, dove è stato dedicato un seminario sul suo ultimo libro.
E così, a chi vuole cominciare il nuovo anno con la lettura giusta, si può finalmente dire di gioire, perché finalmente c’è “roba buona”: come ha detto Antonio Moresco di lui, “in Italia c’è un nuovo scrittore”.