Mi è ricapitato tra le mani “Nomi, cosi, animali” una raccolta di vignette di Fabio Magnasciutti. L’ho riletto, ho goduto, nel senso che ho provato un piacere fisico oltre che mentale nel far scorrere le pagine. Vi ho trovato racchiuso un trattato di sociologia declinato in bellissimi disegni, e in testi dai significati profondi e colti, che si fondono sulla conoscenza di Storia, filosofia, psicanalisi, letteratura, storia del cinema e su calembour, detti popolari e giochi di parole, un lessico sempre in bilico tra cultura alta e cultura popolare. Un vero e proprio massaggio cerebrale, in tempi di oscurità dell’intelletto.
Nel mio personale Pantheon della satira, Fabio Magnasciutti siede alla sinistra del Padre, Altan, perché alla destra è assiso un altro Maestro e gigante quale è Massimo Bucchi.
Vi invito a comprare “Nome, cosi, animali”, costa 15 euro. Non potreste spendere i vostri soldi in miglior modo.