Fabio Magnasciutti – Nomi, cosi, animali

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Mi è ricapitato tra le mani “Nomi, cosi, animali” una raccolta di vignette di Fabio Magnasciutti. L’ho riletto, ho goduto, nel senso che ho provato un piacere fisico oltre che mentale nel far scorrere le pagine. Vi ho trovato racchiuso un trattato di sociologia declinato in bellissimi disegni, e in testi dai significati profondi e colti, che si fondono sulla conoscenza di Storia, filosofia, psicanalisi, letteratura, storia del cinema e su calembour, detti popolari e giochi di parole, un lessico sempre in bilico tra cultura alta e cultura popolare. Un vero e proprio massaggio cerebrale, in tempi di oscurità dell’intelletto.

Nel mio personale Pantheon della satira, Fabio Magnasciutti siede alla sinistra del Padre, Altan, perché alla destra è assiso un altro Maestro e gigante quale è Massimo Bucchi.

Vi invito a comprare “Nome, cosi, animali”, costa 15 euro. Non potreste spendere i vostri soldi in miglior modo.

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Giuseppe Ciarallo, molisano di origine, è nato nel 1958 a Milano. Ha pubblicato tre raccolte di short-stories, "Racconti per sax tenore" (Tranchida, 1994), "Amori a serramanico" (Tranchida, 1999), "Le spade non bastano mai" (PaginaUno, 2016) e un poemetto di satira politica dal titolo "DanteSka Apocrifunk – HIP HOPera in sette canti" (PaginaUno, 2011); ha inoltre partecipato con suoi racconti ai libri collettivi "Sorci verdi – Storie di ordinario leghismo" (Alegre, 2011), "Lavoro Vivo" (Alegre, 2012), "Festa d’aprile" (Tempesta Editore, 2015); suoi componimenti sono inclusi in varie raccolte antologiche di poesia: "Carovana dei versi – poesia in azione" 2009, 2011 e 2013 (Ed. abrigliasciolta), "Aloud – Il fenomeno performativo della parola in azione" (Ed. abrigliasciolta, 2016), "Parole sante – versi per una metamorfosi" (Ed. Kurumuny, 2016), "Parole sante – ùmide ampate t’aria" (Ed. Kurumuny, 2017). Scrive di letteratura e non solo su PaginaUno e Inkroci, collabora con A-Rivista anarchica e Buduàr, rivista on line di umorismo e satira. Fa parte del collettivo di redazione di "Letteraria/Nuova Rivista Letteraria" e "Zona Letteraria – Studi e prove di letteratura sociale" fin dalla fondazione.

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