Un’opera audace e provocatoria che esplora il lato oscuro della vita suburbana americana. La trama segue diverse storie interconnesse, tutte incentrate su personaggi che lottano con problemi di solitudine, depressione, sesso e relazioni.
Non c’è dubbio che il film abbia una forte componente disturbante e deprimente, con scene di sesso estremamente esplicite e situazioni di violenza, toccando anche il tema della pedofilia. Tuttavia, è importante riconoscere che Solondz non sta cercando di glorificare o giustificare questi comportamenti, ma piuttosto di esplorare le conseguenze delle azioni dei suoi personaggi e la loro umanità.
Il cast è eccezionale, con interpretazioni potenti e credibili da parte di attori come Ben Gazzara, Philip Seymour Hoffman, Dylan Baker e Jane Adams. La scrittura di Solondz è acuta e tagliente, con dialoghi crudi e un senso di ironia nera che contraddistingue tutta la pellicola.
“Happiness” è un film impegnativo e disturbante, ma anche una potente riflessione sulla solitudine, la disperazione e la complessità delle relazioni umane. Non è un film per tutti i gusti, ma, per chi cerca una visione audace e provocatoria della vita moderna, è un’opera assolutamente da vedere.