La casa

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Cinque amici passano un week-end in una capanna nel bosco. Un libro maledetto, trovato nella cantina, scatenerà forze demoniache con orripilanti conseguenze…

“Se cercate Andy stasera, vi serviranno una pala e una torcia elettrica” tuonava Tony Clifton (personaggio creato da Andy Kaufman), impersonato da un misterioso attore alla fine di “Man On The Moon” (1999) di Milos Forman, dopo il funerale commovente di Andy Kaufman interpretato da un mirabile Jim Carrey. Parafrasando quel finale, Il cimitero di Hollywood è pieno di grandi classici compianti da tanti appassionati, a volte dagli stessi autori.

Come Sam Raimi che dopo più di vent’anni è finalmente riuscito, con la sua casa di produzione la “Ghost House”, a riportare in vita il cadavere (filmico) del suo amato “Evil Dead” (“La Casa” da noi). L’originale “Evil Dead” (1981) ha passato traversie di tutti i tipi prima di arrivare nei cinema. Ci ha fatto apprezzare il talento genuino di Bruce Campbell (anche nei due seguiti, giustamente costruiti sul suo personaggio) e la regia funambolica di Sam Raimi con la partecipazione al montaggio di Joel Cohen. Girato in un capanno abbandonato nel bosco e terminato nel garage del regista, con terribili problemi finanziari e attori in fuga sostituiti all’ultimo momento, l’originale “Evil Dead” è un classico dei classici del genere che mescola horror e humor nero alla perfezione. Per far funzionare la versione del 2013 bastava lasciare un briciolo di quella sana ingenuità filmica anni ‘80 condita da nuove truculenze al servizio dello spettatore divertito da un film horror fatto con intelligenza. C’era il rischio di riesumare un capolavoro per portarlo glorioso nel nuovo millennio. Quello che rimane è invece l’originale del 1981 in DVD o sfizioso Blu-ray da riguardare come le foto dei nostri cari che non ci sono più. Con affetto e una lacrimuccia.

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Per “Evil Dead” 2013 non c’è un “Sam Raimi presenta” segnale di poca voglia del regista di spendere il suo nome su questa produzione rifilata nella riscrittura a Diablo Cody (scrittrice di “Juno”) per cercare di “americanizzare”, forse con i troppi “vaffanculo”, i dialoghi degli esordienti sceneggiatori uruguaiani Fede Alvarez e Rodo Sayagues (star del web con il bel cortometraggio “Attacco di Panico” http://www.youtube.com/watch?v=-dadPWhEhVk ). “Evil Dead” 2013 ha tonnellate di sangue e scene gore di estenuante macelleria visiva senza un briciolo di empatia per i personaggi. Regia moderna inscatolata tra anguste pareti che cerca di dar il giusto taglio di luce ai chiodi infilati nelle pupille. Forse Fede Alvarez confonde la repulsione per partecipazione, la nausea per apprezzamento (o forse la produzione cercava solo questo). “Quella casa nel bosco” (2012) di Drew Goddard, su soggetto di Joss Whedon, aveva già citato magnificamente il film di Raimi con un ottimo bilanciamento di horror, umorismo, scene sanguinolente e qualche simpatica sorpresa. “Evil Dead” 2013 è solo un manuale di effetti gore per addetti ai lavori o per amanti delle frattaglie che si accontentano di un braccio che è mozzato via con un coltello elettrico come il famoso tonno col grissino. “Non conoscerai terrore più grande”, la frase d’effetto del poster, sembra una gran presa per i fondelli. Se c’è qualcosa che non sorgerà più, è forse il seguito di “Army Of Darkness” che poggiava sul successo di questo. Complimenti!

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Gino Udina (Milano 1970) è uno scrittore italiano di Fumetti, Graphic Novels e Cinema. Nel 1993, a soli 23 anni, ha creato scritto e coordinato (per quattro anni) il fumetto di 94 pagine mensili in bianco e nero "DEMONHUNTER": la storia di un poliziotto che grazie a una pietra magica, fusa nella sua mano destra, poteva trasformarsi in un cacciatore di demoni (pubblicato dalla Xenia Edizioni). Dopo la chiusura della serie ha cominciato a collaborare con la Sergio Bonelli Editore scrivendo vari episodi di Martin Mystere e Nathan Never mentre coordinava un corso di scrittura creativa per il fumetto (lezioni base) alla scuola creativa "Magnolia Italia" dove ha organizzato anche incontri con autori e mostre di opere originali. Nel 2002 ha creato con Fabio Bono, artista per il mercato francese con titoli come "Confessions d'un Templier" (Soleil) e "Cathares" (Glénat),il fumetto per ragazzi "TAO" storia di un gruppo di avventurieri dello spazio che hanno trovato rifugio sulla Terra difendendo la loro nuova "madre patria" da tutti quelli che vorrebbero conquistarla e sottometterla. Parzialmente pubblicato dal "Messaggero dei Ragazzi" di Padova è ora in corso un adattamento a cartoni animati e una nuova edizione. Mentre collaborava come redattore e traduttore per altri editori ha partecipato nel 2010 all'impresa editoriale dell'editore francese "Editions Physalis" di mettere sul mercato una nuova collana hard boiled e con il disegnatore Salvatore Improda è stata creata "TIGRE BIANCA". Il primo episodio chiamato "L'Organizatsya" è uscito a Settembre 2012 e si tratta di un Polar (poliziesco-noir tipicamente francese) ambientato nel mondo della malavita russa. Ha anche scritto un film horror per il mercato americano dal titolo "HELLINGER", sponsorizzato dalla Troma Entertainment e disponibile sui negozi Amazon. Adesso sta scrivendo la conclusione di Tigre Bianca, un libro per ragazzi che uscirà nel 2014.

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