Giuseppe Pantò – Area zero

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Area Zero inizia con una rara coincidenza temporale: le ore 11:11 dell’11-11-11, un momento che segnerà il destino di Ludovico Vita in modo drammatico: una telefonata dalla Svizzera, infatti, lo informa della morte dei suoi genitori in un hotel, apparentemente per suicidio. Tuttavia, l’uomo rifiuta categoricamente questa spiegazione e inizia un’indagine personale per scoprire la verità.

Il romanzo ci trascina nel un viaggio introspettivo di un uomo cresciuto in una famiglia benestante, che non ha mai davvero compreso il significato dell’amore. La sua ricerca dell’assassino lo costringe a confrontarsi con il passato della sua famiglia e con le complessità delle relazioni umane.
La trama, è intricata e coinvolgente, ci porta con Ludovico sulla pista degli indizi, che sono nascosti in una serie di classici della letteratura custoditi o abbandonati nei luoghi più imprevedibili. La scelta di utilizzare parole d’amore, perdita, disperazione e tormento nascoste all’interno di questi libri aggiunge un elemento di mistero e profondità.

Giuseppe Pantò ha la rara capacità di dare ritmo alle diverse parti di una storia intricata: la differenza tra il presente di Ludovico e il passato dello scrittore-assassino è resa con chiarezza, e ci fa pensare che Ludovico sia cinico, insicuro e confuso, mentre lo scrittore misterioso è appassionato, stoico e determinato. Questa differenza di carattere emerge anche nei loro pensieri: da una parte un ragionamento contorto e incerto, dall’altra un pensiero lineare e sicuro.

Il romanzo è intriso di significati profondi legati ai numeri 0 e 1, che assumono un ruolo simbolico importante, mettendo in evidenza i legami indissolubili tra le vite delle persone. Ilsenso di mistero ci incolla alle pagine fino all’ultima parola. Un libro intrigante che ci spinge a riflettere sulla complessità delle relazioni sull’importanza dell’amore nella nostra vita. La scrittura di Giuseppe Pantò, lucida ed efficace, cattura l’attenzione e, al pari di Un amore di Dino Buzzati, rende questa lettura un’esperienza indimenticabile.

P.S. Da notare la finezza, in copertina, di quel 2 rosso quasi invisibile nella massa di uno e zero.

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