Sposati come eravamo alle tue dorate
spiagge senza turisti, indifferenti
alle tante sponde che toccavi,
da bambini pensavamo che tu, Atlantico,
ci appartenessi, e con te la tua discendenza sottomarina.
Guardaci mentre giochiamo a cricket,
e prepariamo il colpo migliore
la palla miracolosa sferza l’etere
e si perde in ondate d’applausi.
A Pasqua, per onorare l’ascesa di Cristo,
osservaci librare un carnevale d’arcobaleni.
Eppur sappiamo che la tua natura non è giocosa
che le navi affondano nelle tue viscere come asticciole
che i ragazzini smaniosi di tuffarsi dai pontili
alle volte non ritornano più in superficie –
dalle tue maestose, magnetiche profondità.
E dalla cima delle salde dighe olandesi
osserviamo i tuoi cambiamenti d’umore
i tuoi riflessi danzanti e la tua imperturbabilità.
Atlantico – ora addormentato alla finestra
mansueto come un cane accarezzato dalla luce del mattino.
Atlantico – ora popolato da un esercito di cavalli selvaggi,
bianche criniere a minacciare un salto biblico
o a rimuginare sulle navi che sfregiano la tua memoria –
ossa senza nomi sugli strati della tua storia.
Eppure, al crepuscolo, bramiamo di sederci nelle serate calme
a ascoltare il tuo lavacro di voce sulle rocce e sulla sabbia –
osservando la fuga repentina del granchio azzurro.
E io penso che sia tu, Atlantico, a originare,
sul fare del buio, il luccichio delle stelle.
Traduzione di Pier Francesco Verlato
ATLANTIC
by Grace Nichols, translated into Italian by Pier Francesco Verlato
from Passport to Here and There (Bloodaxe Books, 2020)
https://www.bloodaxebooks.com/
https://www.bloodaxebooks.com/ecs/product/passport-to-here-and-there-1245
The Queen’s Gold Medal for Poetry, 2021
Poetry Book Society Special Commendation