Rae Armantrout – Controllo

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Stiamo imparando a controllare i pensieri,
a mettere da parte quelli invadenti.

Occorre essere americani
per far cose davvero grandi.

Spesso non ho pensieri da opporre.

Che solitudine c’è in una canzone
che parla dell’universo.

Quando non ho pensieri
Ne voglio uno!

Da un primo piano si scopre
che lei ha scelto

un portasapone di plastica
a forma di tartaruga marina gigante.

Può un pensiero essere davvero mio
se al momento non lo sto pensando?

Ci sono due aspetti
in ogni contesa;

c’è un braccio
in ogni manica.

Forse sto sempre meditando
se s’intende con quello

la ricerca di un perfetto
sconosciuto.


Rae Armantrout, “Control” da Itself. Copyright © 2015 by Rae Armantrout.  Ristampato con il permesso di Wesleyan University Press.
Fonte: Itself (Wesleyan University Press, 2015)


Traduzione di Andrea Sirotti

foto di Gabriele Sirotti
Andrea Sirotti è nato a Firenze, dove insegna lingua e letteratura inglese. Fa parte delle redazioni di «Semicerchio», rivista di poesia comparata, e di «Interno Poesia», blog e casa editrice per la promozione della poesia. Da più di vent’anni svolge l’attività di traduttore letterario, soprattutto di poesia e di narrativa postcoloniale in lingua inglese per varie case editrici tra cui Einaudi, Giunti, Rizzoli, Le Lettere, Elliot e Interno Poesia. Tra i poeti tradotti e curati figurano, tra gli altri, Carol Ann Duffy, Eavan Boland, Margaret Atwood, Arundhathi Subramaniam, Jane Hirshfield, nonché classici come Rabindranath Tagore, Emily Dickinson e Oscar Wilde. Curatore e co-curatore di antologie poetiche “a tema”, ha al suo attivo: L’India dell’anima, antologia di poesia femminile indiana contemporanea in lingua inglese (Le Lettere, Firenze 2000, [seconda edizione, 2006]); Men/Uomini, ritratti maschili nella poesia femminile contemporanea, con Giorgia Sensi (Le Lettere, Firenze 2004) e Gatti come Angeli, antologia di poesia erotica femminile in lingua inglese, con Loredana Magazzeni (Medusa, Milano 2006).
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Rae Armantrout è autrice di sedici raccolte di poesia, tra cui “Conjure” (Wesleyan, 2020), “Wobble” (2018), finalista per il National Book Award, “Partly, New and Selected Poems” (2016) e “Versed” (2009) che ha vinto il Premio Pulitzer e National Book Critics Circle Award nel 2010. L’intervista “Art of Poetry” con Rae Armantrout, condotta da Brian Reed, è stata pubblicata su “The Paris Review” nel dicembre 2019. È professoressa emerita alla U.C. di San Diego e attualmente vive nello Stato di Washington.

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