Rebecca West – La famiglia Aubrey

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L’ironia di uno sguardo innocente

Primo di una trilogia, vera e propria saga familiare ambientata a cavallo fra gli ultimi anni dell’Ottocento e il primo dopoguerra, La Famiglia Aubrey si innesta nel suo genere in maniera del tutto originale, attuale e con un fine tratto ironico.

Lo sguardo, ingenuo e allo stesso tempo disincantato come solo quello dell’infanzia può essere, è quello di Rose, prima bambina e poi adolescente. Attraverso i suoi occhi conosciamo le sorelle, il fratellino, l’amata cugina e mamma e papà Aubrey: la madre, pianista, ha abbandonato una carriera di successo per votarsi con coraggio a un’esistenza di rinunce; il padre, giornalista e polemista, è tanto retto nella sfera pubblica e inflessibile nelle idee professate quanto, pur nel suo affetto verso i figli, ambiguo e scialacquatore nella vita privata. Attraverso lo sguardo della bambina vive una famiglia non convenzionale che, come l’Albatros di Baudelaire, mal si adatta a un mondo prosaico.

Un quadro vivace, dove non mancano numerose sfumature e le tinte contrastanti che rendono così indefinibile l’animo umano e così incomprensibili le persone.

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Giorgia Boragini è nata a Bologna qualche decennio fa. Vive e lavora in quel di Brescia. Laureata in Giurisprudenza per necessità, accanita lettrice per passione, ama osservare il mondo per trarne talvolta qualche storia. Frequenta con impegno discontinuo laboratori di scrittura creativa. Il suo primo romanzo, "Il copione del delitto" (Liberedizioni, 2013), si è aggiudicato, da inedito, il secondo posto al concorso Manerba in Giallo, edizione 2011. Nel 2017 è stata pubblicata la sua raccolta di racconti "Tipi da Bar" (Prospero Editore). Con "Mai rovinare il pranzo di Ferragosto!" (Liberedizioni, 2019) è tornata a cimentarsi con il genere giallo.

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