Toni Morrison – L’occhio più azzurro

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Pecola Breedlove prega di avere gli occhi azzurri perché nessuno, in undici anni, si è mai interessato a lei. Vorrebbe essere un bellissimo fiore, ma si sente una comune erbaccia di campo. Vittima dell’indifferenza e dello spietato sguardo degli altri (dei bianchi come dei neri), si trova stretta in una morsa di fatale disperazione. Se avesse gli occhi azzurri, è convinta che tutto cambierebbe: i genitori porrebbero fine ai litigi, il padre smetterebbe di ubriacarsi e tutti la troverebbero bellissima, come la bambina bianca sulla carta delle caramelle. Scoprendo di portare in grembo il frutto delle incestuose attenzioni del proprio padre, trova come unica via d’uscita la fuga dalla realtà.

“The bluest eye”, l’occhio più azzurro, è stato scritto nel 1970 dall’autrice afroamericana Tony Morrison, premio Nobel per la letteratura nel 1993. L’autrice indaga il muto compiacimento dello sguardo altrui e del nostro stesso sguardo, constatando la miseria del prossimo.
Un’implacabile analisi si snoda tra le pagine di questo esile e dolorosissimo romanzo, utilizzando un linguaggio poetico e immaginifico. Il mondo di Pecola, bambina di colore ultima fra gli ultimi, ne risulta tratteggiato finemente, innalzando la protagonista ad allegorica vittima della discriminazione etnica e di genere. Perché sui campi battuti dal vento la speranza è dispersa come i pistilli dei soffioni.

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Giorgio Olivari nasce a Brescia nel secolo scorso. È professionista nel campo del disegno industriale da più di trent’anni. Dopo i primi quarant’anni da lettore scopre la scrittura per caso: uno scherzo della vita. La compagna di sempre lo iscrive a un corso di scrittura creativa: forse per gioco, più probabilmente per liberarsi di lui. Una scintilla che, una volta scoccata, non si spegne ma diventa racconto, storie, pensieri; alcuni dei quali pubblicati dai tipi di BESA in "Pretesti Sensibili" (2008). La prima raccolta di racconti brevi, "Futili Emotivi", è pubblicata da Carta & Penna Editore nel 2010. La sua passione per la letteratura lo ha portato a “contagiare” altri lettori coordinando gruppi di lettura: Arcobaleno a Paderno Franciacorta, Chiare Lettere a Nave.

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