Matilda Simpkin, detta Mattie, è un’attivista del movimento suffragista, e passa da una conferenza all’altra per raccontare una guerra che pare dimenticata. L’incontro con una ex compagna di lotta, attivista dei Fascisti dell’Impero, la induce a fondare le Amazzoni, un club per sole ragazze che vorrebbe instillare la passione della lotta per i diritti delle donne.
Matilda è un’idealista mossa dalla convinzione che con la determinazione si può ottenere qualsiasi cosa. È profondamente convinta delle proprie idee e vive in un mondo tutto suo, in cui le preoccupazioni quotidiane non trovano spazio. Attorno a lei ruotano donne di tutte le età ed estrazione sociale, che dipingono il quadro di una Londra di inizio ventesimo secolo in cui le donne hanno ottenuto il diritto di voto, ma vivono ancora in condizioni di subalternità rispetto agli uomini. Il lavoro femminile è per lo più domestico e sottopagato, il nubilato è visto con sospetto e commiserazione e la maternità fuori dal matrimonio è uno stigma.
Delizioso romanzo, in cui l’accurata ambientazione storica non appesantisce la narrazione e all’importanza dei temi fa da contraltare una prosa leggera e a tratti ironica.
Sagace.