Ogni pagina di questo libro si infrange sul lettore come onde sul bagnasciuga, lasciando a fior di pelle uno strano miscuglio di sale e nostalgia: Francesco Longo riesce a trasmettere con delicatezza la storia di Michele, un ragazzo che vive tutto l’anno nella Baia di Santa Virginia. L’inverno per lui non è altro che un’assenza dell’estate, una lunga attesa di rivedere i suoi amici, ma soprattutto di rivedere Micol.
La narrazione si svolge su diversi piani temporali: nel primo conosciamo un Michele cresciuto, in un giorno in cui è attesa una forte tempesta; subito si susseguono diversi ricordi di estati e inverni ormai trascorsi.
Francesco Longo ci regala una scrittura asciutta ed essenziale, che lascia spazio al lettore per abbracciare i sentimenti di Michele e farli propri. Una lettura perfetta per chi ha i piedi nella sabbia, ma anche per chi la salsedine l’avverte ancora tra i ricordi.