Vellutato come miele, aspro come una mela acerba
Saga familiare radicata agli inizi del secolo scorso, nei bassifondi di quella città che era il punto di arrivo per gli immigranti del pianeta: New York. Partendo da un drammatico evento, un incidente nelle gallerie sotto il fiume Hudson, avvenuto durante gli scavi della metropolitana, la vicenda della famiglia Walker si snoda in parallelo allo sviluppo della metropoli per giungere fino ai nostri giorni, all’esistenza di Treefrog (Raganella), senza tetto che vive nei sotterranei della grande mela.
Epopea di povertà narrata senza fronzoli, priva di effetti speciali linguistici, ma densa di ossessioni e paesaggi reali quanto metaforici a descrivere perfettamente la psicologia dei personaggi. Il mondo reale dei protagonisti si frammischia ai ricordi, in una spirale che attraversa i variegati strati sociali presenti a New York, metafora del nostro mondo ormai divenuto schizoide e a tratti incomprensibile. Uno spaccato della società americana realizzato da un irlandese naturalizzato che, con occhio critico, riesce a farlo risaltare splendidamente nel chiaroscuro della metropoli.
Una lettura avvincente, splendidamente cesellata da una solida scrittura.