Sono chi tu vuoi che io sia
In ogni vita esiste giorno e ora che impone a una persona di essere per gli altri quello che loro credono e intravedono. Succede ai santi, ai banditi, ai pazzi, ai vagabondi, arriva a segno una parola altrui che assegna il ruolo. Fino a un minuto prima poteva ancora scrollarselo di dosso.
Sono chi tu vuoi che io sia: è questo il concetto su cui Erri De Luca decide di basarsi nel realizzare La faccia delle nuvole. Una rivisitazione a tratti dissacrante della famiglia più famosa del mondo: quella di Gesù. De Luca rivisita parti bibliche in chiave più umana, presentandoci Iosèf (Giuseppe) come un uomo che, per amore, decide di crescere un figlio nato da una relazione extraconiugale, difende senza indugio Miriàm (Maria) di fronte alle accuse di adulterio e accudisce Ièshu (Gesù) come se fosse suo figlio, nonostante non gli somigli affatto.
Anche se la storia in sé non è necessariamente in grado di rapirci e di tenerci stretti tra le sue pagine, la narrazione è in grado di lasciare profondi spunti di riflessione su quanto conti veramente il punto di vista da cui vediamo le cose.
In sintesi, un libro ingegnoso che, con eleganza, spinge giù dal piedistallo alcuni dei punti cardine della religione.