Milo Weaver era un turista: un killer pronto a eliminare chiunque senza pietà, in ogni istante e in ogni parte del mondo. Il suo nome era nel Libro nero del turismo – la bibbia dei turisti, la più organizzata, potente e feroce delle agenzie segrete -, di cui esistono solo ventun copie introvabili, nte soltanto in introvabili ventuno copie. Weaver pensava di essersi sbarazzato di quel passato. Ma è stato trovato, e gli viene ordinato di partire per una missione in Francia: dovrà scovare Angela, una vecchia compagna di avventure che sta facendo il doppio gioco. Facile a dirsi…
Olen Steinhauer è forse uno dei migliori rappresentanti dello spionaggio d’autore, psicologico ma con buone capacità di tenere il ritmo e imbastire credibili storie d’azione. Purtroppo, dopo la pubblicazione dei due interessanti episodi del Turista, lo si può leggere soltanto in originale. L’editoria italiano ha rinunciato anche al romanzo d’autore, a dimostrazione che non è la spy story d’azione a non piacere, ma la mancanza di volontà di proporre un autore con la forza sufficiente a farlo notare ai lettori, che pure ci sarebbero. Un destino che, temo, subirà anche Silva.