Un noto pittore capita per caso nei pressi di un eremo trasformato in albergo da un prete che vi organizza, ogni estate, esercizi spirituali ai quali partecipano membri delle classi sociali più alte e illustri esponenti politici; incuriosito, il pittore decide di prendervi parte, pur non avendo alcun sentimento religioso. Durante un momento di preghiera, uno dei partecipanti viene assassinato…
Romanzo breve ma notevolmente complesso, Todo Modo ha l’apparenza di un giallo ma è un racconto profondamente allegorico, poiché nell’orribile casermone di cemento che deturpa il paesaggio – oggi lo chiameremmo eco-mostro – si fa molto di più che pregare: qui sono radunate le eminenze grigie d’Italia, con amanti al seguito a dispetto del contesto spirituale: industriali, politici, cardinali, poche persone in tutto ma in grado di gestire, più o meno occultamente, un potere che viene semplicemente evocato eppure è percepito come presente in tutta la narrazione.
Quella che un giornalista, in quegli stessi anni, definirà “razza padrona” è ritratta da Sciascia negli atteggiamenti tipici di chi è abituato a comandare senza curarsi di regole o di vincoli – da quelli paesaggistici a quelli religiosi – in conversazioni colte e ricche di citazioni nelle quelli sono nascoste allusioni, minacce e ricatti. Su tutte queste figure spicca l’ambigua e carismatica figura di Don Gaetano, animatore degli incontri ma impenetrabile quando si tratta di capire quale rapporto lo leghi a ognuno dei presenti: è un sant’uomo che persegue la volontà di Dio ad ogni costo e con ogni mezzo (il Todo Modo del titolo, citazione di Sant’Ignazio) o una serpe tra le serpi, forse la più pericolosa e imprevedibile?
Con questo coraggioso ritratto sociale, Sciascia denuncia un modo di fare politica che non è “servizio allo Stato” ma Stato al servizio di pochi: dipinge un quadro calzante, realistico, inquietante ma ambiguamente affascinante dell’Italia dei suoi tempi, sulla quale si stende l’ombra di una corruzione che non risparmia la Chiesa e pone definitivamente in ombra Cristo e i suoi insegnamenti, come mostra il disegno che il pittore realizza per Don Gaetano ma che lascia, fatalmente, incompiuto.
Ironico, lucidamente razionale e profondamente pessimista, Todo Modo è uno dei romanzi più complessi e affascinanti di Leonardo Sciascia, autore che aveva fatto dell’impegno civile il suo credo e che oggi è da scoprire o riscoprire per la sua incredibile attualità.