Theodore Sturgeon – Cristalli sognanti

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La speranza è un sogno a portata di mano

Horty, uno strano bambino adottivo vessato dal patrigno Armand Bluett, subìto l’ennesimo sopruso decide di fuggire di casa. Dopo aver salutato Kay Hallowell, l’unica compagna di classe che lo prende sul serio, viene accolto da un bizzarro circo diretto da Pierre Monetre, detto il Cannibale, un tiranno che odia l’umanità. Qui trascorre alcuni anni, formandosi soprattutto grazie a Zena, sua sorella putativa. Su tutti incombe il segreto dei cristalli sognanti, misteriosi esseri solo apparentemente minerali in grado di produrre oggetti e creature viventi identici agli originali.

Il senso di profonda umanità di queste pagine straordinarie e lo stile personale e scorrevole ci consentono di accogliere i molteplici e complessi contenuti del romanzo con la medesima disponibilità del protagonista nei confronti di Zena, suo pigmalione. I temi vari e tutt’altro che banali contribuiscono a comporre una concezione filosofica dell’esistenza che trova  risonanza in qualunque persona sensibile.

Questa filosofia sembra tangibile, se non fosse che il mondo, ora come allora, continua a muoversi in una direzione differente: quella del dominio, della sopraffazione, della discriminazione, dell’egocentrismo. Quella adombrata da Sturgeon è la scintilla della speranza, non certo quella della distruzione; una speranza che si manifesta in maniera così sublime, nella conclusione del romanzo, da essere credibile e niente affatto scontata.

Il tema della diversità e del suo rifiuto attraversano tutto il romanzo, ma Cristalli sognanti non è un libro sulla diversità: è un libro sull’umanità. Un’umanità che Sturgeon effonde da ogni pagina, cruda e poetica allo stesso tempo, profonda e densa di prospettive, che non può esistere nell’individualismo ma soltanto nel gruppo.

Un capolavoro spacciato come fantascienza da chi ha bisogno di applicare etichette a qualunque opera.

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Heiko H. Caimi, classe 1968, è scrittore, sceneggiatore, poeta e docente di scrittura narrativa. Ha collaborato come autore con gli editori Mondadori, Tranchida, Abrigliasciolta e altri. Ha insegnato presso la libreria Egea dell’Università Bocconi di Milano e diverse altre scuole, biblioteche e associazioni in Italia e in Svizzera. Dal 2013 è direttore editoriale della rivista di letterature Inkroci. È tra i fondatori e gli organizzatori della rassegna letteraria itinerante Libri in Movimento. ha collaborato con il notiziario "InPrimis" tenendo la rubrica "Pagine in un minuto" e con il blog della scrittrice Barbara Garlaschelli "Sdiario". Ha pubblicato il romanzo "I predestinati" (Prospero, 2019) e ha curato le antologie di racconti "Oltre il confine. Storie di migrazione" (Prospero, 2019), "Anch'io. Storie di donne al limite" (Prospero, 2021) e, insieme a Viviana E. Gabrini, "Ci sedemmo dalla parte del torto" (Prospero, 2022) e "Niente per cui uccidere" (Calibano, 2024). Svariati suoi racconti sono presenti in antologie, riviste e nel web.