Shiobhan Dowd – La bambina dimenticata dal tempo

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Ulster, 1981: a Long Kesh gli attivisti dell’IRA, guidati da Bobby Sands, combattono la loro disperata battaglia contro il governo di Margaret Thatcher, alla quale chiedono, invano, di essere considerati prigionieri politici e non semplici criminali; a New York l’assassinio di John Lennon sembra far credere che anche le speranze di pace che cantava nelle sue canzoni siano morte con lui.
Una mattina d’estate, Fergus McCann, che vive lungo il maledetto e pericoloso confine tra le due Irlande, aggirandosi in una torbiera scopre una mummia antica di venti secoli e, dopo questo episodio, inizia a fare strani sogni nei quali rivive un crudo fatto di sangue dell’Irlanda arcaica.

Fergus, il protagonista del romanzo, è un ragazzo come tanti: ama correre nella campagna verde e malinconica che fa da sfondo a tutto il racconto, ama la musica di John Lennon e vorrebbe andarsene da quel lembo di terra intriso di sangue, odio e violenza. Non ha una causa a sostenerlo, né un dio a cui rivolgere preghiere: desidera solo vivere senza avere paura che il mondo gli crolli addosso, come è successo da quando suo fratello maggiore, militante dell’IRA, è stato arrestato e rinchiuso a Long Kesh, dove si è unito allo sciopero della fame.
Fergus vuole fuggire da quella paura che avvolge tutti gli aspetti della vita quotidiana, annebbia la mente dei protagonisti, rende estremamente difficile distinguere il bene dal male e ancora più difficile scegliere da che parte stare in una guerra che sembra infinita e che affonda le sue radici in un passato lontano e arcaico, rappresentato dalla mummia della torbiera, una delle tante vittime di un odio senza tempo.

Romanzo avvincente e appassionante, scritto in una prosa limpida e vibrante, racconta una storia di crescita e sofferenza ma anche di amore, amicizia, politica, di confini antichi e recenti, tenendo ogni elemento in equilibrio; è anche l’occasione per rileggere la dolorosa e tormentata storia dell’Irlanda del Nord.

La bambina dimenticata dal tempo, premiato nel 2009 con la Carnegie Medal, è una lettura veramente emozionante, di quelle impossibili da interrompere, consigliata a chi ama le storie di formazione, a chi è interessato all’argomento storico e politico dei Troubles e, soprattutto, a chiunque abbia voglia di leggere un buon libro.

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Valentina Leoni è musicista e storica dell'arte, ha scritto e scrive recensioni e articoli riguardanti libri e fumetti per diversi siti. Attenta conoscitrice della cultura giapponese, ha fatto parte del comitato scientifico della mostra Dai Samurai a Mazinga Z (Casa dei Carraresi, Treviso ottobre 2014) ed è da anni collaboratrice di Radio Animati per la quale ha curato di recente la trasmissione Yatta: Luoghi Non Comuni sull'Animazione Giapponese.

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