Roddy Doyle – Paddy Clarke ah ah ah!

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Al centro della trama c’è un ragazzino colto nel momento delicato in cui passa dall’infanzia all’adolescenza, quando si rende conto che, al di là dei giochi e delle avventure sognate, c’è la vita vera, e non sempre risplende di felicità. Paddy vive nella Dublino degli anni Sessanta, una città circondata dai campi, ancora lontana dallo sviluppo edilizio ed economico, e il racconto segue le vicende del protagonista e dei suoi amici a scuola e a casa: qui la situazione familiare, già tesa, si complica mano a mano che le pagine avanzano, mentre sullo sfondo si muove l’Irlanda proletaria ma non disperata, sempre pronta alla battuta, sfondo sociale consueto nei romanzi di Roddy Doyle.
Paddy vede ma non capisce tutto quello che vede, incolpando di questo gli adulti, che non hanno interesse a farsi comprendere dai più piccoli: non capisce perché non può scegliersi gli amici che preferisce, perché a scuola non vogliono che giochi a calcio (e soprattutto che tifi per l’Inghilterra!), né perché papà e mamma litighino la notte. Intanto sogna e gioca: ama accendere fuochi, costruire capanne, suonare i campanelli; vorrebbe fare il missionario e costringe l’antipatico vicino di casa a fare il lebbroso, pensa che dovrebbe odiare il fratellino ma si scopre molto affezionato a lui.

Paddy Clarke ah ah ah! non ha una vera e propria trama: è uno spaccato di vita quotidiana, con i pregi e difetti che questa scelta narrativa comporta. Piacerà a chi ama le atmosfere e la precisa ricostruzione di un tempo e di un mondo ormai inesorabilmente trascorsi e a chi ama lo stile umoristico. Non piacerà, probabilmente, a chi cerca un filo logico, una concatenazione di eventi da seguire per arrivare da qualche parte, o aspetta colpi di scena.

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Valentina Leoni è musicista e storica dell'arte, ha scritto e scrive recensioni e articoli riguardanti libri e fumetti per diversi siti. Attenta conoscitrice della cultura giapponese, ha fatto parte del comitato scientifico della mostra Dai Samurai a Mazinga Z (Casa dei Carraresi, Treviso ottobre 2014) ed è da anni collaboratrice di Radio Animati per la quale ha curato di recente la trasmissione Yatta: Luoghi Non Comuni sull'Animazione Giapponese.

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