Paolo Berizzi – L’educazione di un fascista

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Il libro-inchiesta di Paolo Berizzi racconta di come i movimenti neofascisti (principalmente Forza Nuova, CasaPound Italia e Lealtà Azione) avvicinino adolescenti e giovanissimi – per poi reclutarli e indottrinarli – attraverso le attività sportive di discipline di contatto (palestre di AMM, Arti Marziali Miste, Muay Thay e boxe) e il tifo calcistico organizzato. I ragazzini vengono addestrati a una disciplina di tipo militare e “istruiti” – a partire da slogan e parole d’ordine – impartendo loro vere e proprie lezioni di fascismo e di nazismo. Sulla traccia poi delle Colonie estive fasciste volute da Mussolini attraverso l’ONB (Opera Nazionale Balilla), da qualche anno sono state istituite dall’Associazione Evita Peron, vicina a Forza Nuova, “vacanze” per i piccoli delle famiglie meno abbienti. Anche qui, tra alzabandiera e karaoke con canzoncine per nulla innocue, vengono formati i nuovi balilla del futuro.

Nessuno sembra cogliere la pericolosità di queste attività organizzative messe in atto dai movimenti di estrema destra. I ragazzi addestrati allo scontro fisico (attraverso gli sport di combattimento) sono quelli che poi ritroviamo nelle violenze contro i migranti (e CIE e CPT), negli assalti ai campi Rom, negli scontri di piazza contro la Polizia o negli agguati verso militanti della sinistra.
La pericolosità è ingigantita dall’ormai completa assenza di una sinistra in grado di contrastare l’agibilità politica di queste formazioni squadriste: una sinistra che si è dissolta (Italia Viva è centro destra, PD e LEU sono pallido centro-sinistra; Rifondazione Comunista, già al lumicino, è pronta a pensare a come scindersi in altri tre partitini). L’unica sinistra ancora viva, ma numericamente irrilevante, è rappresentata dai movimenti di impegno civile, scollegati tra loro, e dai centri sociali. Questi ultimi, peraltro, sono avversati sia dalla destra in blocco che dal centro-sinistra istituzionale, al contrario dei movimenti neofascisti che invece sono foraggiati, sostenuti e finanziati da partiti che potrebbero presto tornare al governo (Fratelli d’Italia e soprattutto Lega di Salvini, per non parlare del partito guidato da Berlusconi, il quale mena vanto di essere stato lui a sdoganare i fascisti in Parlamento).

Non abbassiamo la guardia, perché la Storia ha dimostrato che un migliaio di persone ben organizzate, con ampie possibilità economiche e disposte a tutto, sono assolutamente in grado di destabilizzare una democrazia fragile come la nostra.

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Giuseppe Ciarallo, molisano di origine, è nato nel 1958 a Milano. Ha pubblicato tre raccolte di short-stories, "Racconti per sax tenore" (Tranchida, 1994), "Amori a serramanico" (Tranchida, 1999), "Le spade non bastano mai" (PaginaUno, 2016) e un poemetto di satira politica dal titolo "DanteSka Apocrifunk – HIP HOPera in sette canti" (PaginaUno, 2011); ha inoltre partecipato con suoi racconti ai libri collettivi "Sorci verdi – Storie di ordinario leghismo" (Alegre, 2011), "Lavoro Vivo" (Alegre, 2012), "Festa d’aprile" (Tempesta Editore, 2015); suoi componimenti sono inclusi in varie raccolte antologiche di poesia: "Carovana dei versi – poesia in azione" 2009, 2011 e 2013 (Ed. abrigliasciolta), "Aloud – Il fenomeno performativo della parola in azione" (Ed. abrigliasciolta, 2016), "Parole sante – versi per una metamorfosi" (Ed. Kurumuny, 2016), "Parole sante – ùmide ampate t’aria" (Ed. Kurumuny, 2017). Scrive di letteratura e non solo su PaginaUno e Inkroci, collabora con A-Rivista anarchica e Buduàr, rivista on line di umorismo e satira. Fa parte del collettivo di redazione di "Letteraria/Nuova Rivista Letteraria" e "Zona Letteraria – Studi e prove di letteratura sociale" fin dalla fondazione.

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