Gore Vidal – La statua di sale

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La statua di sale è un romanzo dello scrittore statunitense Gore Vidal, pubblicato per la prima volta nel 1948 e riscritto nel 1965. L’autore scandalizzò gli Stati Uniti con quest’opera, in cui vengono trattati in modo esplicito temi legati all’omosessualità; infatti il New York Times si rifiutò di pubblicizzare il libro e nessun giornale americano volle recensirlo. Fazi oggi lo ripropone.

Jim Willard è figlio di una famiglia della media borghesia del Sud; bello, atletico e schivo, Bob è il suo migliore amico. Giocano a tennis insieme e ogni tanto trascorrono i fine settimana al fiume. Ma l’ultimo weekend prima della partenza di Bob, che si è arruolato in Marina, non sarà uguale agli altri: i due vivono una notte d’amore e, per Jim, l’esperienza sarà decisiva, visto che prima di allora aveva sognato solamente donne. Ma la rivelazione non ha lo stesso valore per entrambi: Bob parte poco dopo per la Marina, intenzionato a vedere il mondo, senza rendere noti i suoi spostamenti al compagno.

Non appena possibile Jim, contro il parere della famiglia, lascia gli studi  e la Virginia per mettersi all’ossessiva e ostinata ricerca di Bob. Fa il mozzo, approda a Hollywood e si trasferisce a New York. Come ogni giovane omosessuale del tempo, ha moltissime avventure “segrete”, molte insignificanti e altre più serie: la relazione duratura con un divo di Hollywood, il peregrinare con lo scrittore Sullivan, l’infatuazione per Maria. Dentro, nulla lo tocca davvero.  Bob è il suo pensiero fisso. Convinto che quel weekend abbia segnato anche l’amico, rimane ancorato al proprio passato come una statua di sale, fino a quando sarà costretto a fare i conti con la realtà.

Un romanzo coraggioso e del tutto in anticipo sui tempi, controcorrente senza essere inutilmente polemico, con un finale struggente. La scrittura è scorrevole, efficace e senza troppi giri di parole. Il titolo, tratto da un passo della Genesi (Ora la moglie di Lot guardò indietro e divenne una statua di sale), si riferisce al comportamento del protagonista, cristallizzato agli anni dell’adolescenza.
Un romanzo da leggere, ancora attuale nel rappresentare l’omofobia e la ribellione.

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Nata a Mezzojuso, in provincia di Palermo, il 13 giugno del 1960, Domenica Blanda si è trasferita a 7 anni a Verbania, sul Lago Maggiore dove tuttora vive e lavora. Dopo gli studi classici, ha conseguito il Diploma di Laurea in Scienze Sociali presso l'università Bicocca di Milano; successivamente, presso l'Università di Genova (dove ha vissuto per 10 anni), ha conseguito una specializzazione in ambito psichiatrico ed ha conseguito il Diploma triennale in Musicoterapia. Ha lavorato in ambito sociale come Assistente Sociale, sia a Genova che a Verbania. Ha insegnato ai Corsi Professionali per Operatori Socio Assistenziali, a corsi di prima formazione per stranieri, e al corso per Insegnati di Scuole primarie. Ha svolto collaborazione con l'Università Bicocca di Milano come Tutor, nel corso di laurea di Scienze Sociali. Dal 2005 lavora presso il Ministero dell'Interno. Nel 2010 le è stato conferito il titolo onorifico di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Amante della letteratura e della poesia, è membro dell'Associazione Dante Alighieri, sezione di Verbania, e del Cenacolo letterario A. Cavallini di Lesa. Ha pubblicato un libro di poesie a settembre 2017, dal titolo L'Eco ed Io (editore il Viandante) e scrive recensioni di libri sul sito www.loscrivodame.com e sul blog di Salvatore Massimo Fazio “Letto riletto e recensito”.

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