Francesca Montomoli – La fata nel vento

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Francesca Montomoli è una mia vicina di casa, maremmana di Massa Marittima, verace e sincera, dalla penna elegante sia in prosa che in poesia; preferisce esprimersi sulla breve distanza, dando il meglio di sé nelle narrazioni classiche, di poche pagine, che raccontano frammenti di esistenza. Francesca la conosco bene anche da editore: approfitto per pubblicizzare due titoli interessanti usciti nel catalogo di www.edizioniilfoglio.com: Singolare femminile (racconti, 2017) e Notturno (poesie, 2019).

Questa nuova raccolta narrativa esce in formato tascabile (prezzo economico, soltanto 11 euro per 140 pagine) per un piccolo (ma serio) editore e racchiude in dieci piccole storie tutto l’amore che l’autrice prova per la Formula Uno in generale e per la Ferrari in particolare. Non sono racconti sportivi, si badi bene, Francesca non racconta storie di corse, vittorie e sconfitte, ma si dedica a narrare il mondo parallelo che ruota attorno alle gare automobilistiche.
Leggiamo un esempio di stile, un brano rapido, essenziale, poetico ma non pesante, tutto giocato su un’esemplare leggerezza: È tutta colpa tua, babbo, ma ti ringrazio di questa assurda eredità. È troppo bella. È troppo nostra. Guarda. Sembra una poesia. Aria fredda. Radi fiocchi di neve che danzano e si appoggiano con grazia sui capelli e sui cappelli. Fiato che fuma nel grigio rigido di una giornata padana. È tutto così… Pare una citazione autobiografica, come se la passione per le corse automobilistiche venisse da lontano, eredità di un padre onnipresente tra le righe di Passion day, una storia d’amore e ricordi vissuta tra sogni di colore rosso, cavallini rampanti e scuderie Ferrari.

Alcuni racconti uscirono nel 2013 su Autosprint, location perfetta viste le suggestioni presenti nelle storie, perché ogni sequenza narrativa profuma di Ferrari e di grande passione automobilistica. Introduzione di Alberto Sabbatini, giornalista di Autosprint, scelta felice, visto il tema, così come la quarta di Vincenzo Borgomeo (Repubblica motori) riconduce al mondo delle quattro ruote.
Una lettura piacevole, pure per chi non è interessato alla Formula Uno, perché quel che non manca nella scrittura di Francesca Montomoli è la letteratura. Merce rara, di questi tempi. Consigliato.

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Gordiano Lupi (Piombino, 1960), Direttore Editoriale delle Edizioni Il Foglio, ha collaborato per sette anni con La Stampa di Torino. Ha tradotto i romanzi del cubano Alejandro Torreguitart Ruiz e ha pubblicato numerosissimi volumi su Cuba, sul cinema e su svariati altri argomenti. Ha tradotto Zoé Valdés, Cabrera Infante, Virgilio Piñera e Felix Luis Viera. Qui la lista completa: www.infol.it/lupi. Ha preso parte ad alcune trasmissioni TV come "Cominciamo bene le storie di Corrado Augias", "Uno Mattina" di Luca Giurato, "Odeon TV" (trasmissione sui serial killer italiani), "La Commedia all’italiana" su Rete Quattro, "Speciale TG1" di Monica Maggioni (tema Cuba), "Dove TV" a tema Cuba. È stato ospite di alcune trasmissioni radiofoniche in Italia e Svizzera per i suoi libri e per commenti sulla cultura cubana. Molto attivo nella saggistica cinematografica, ha scritto saggi (tra gli altri) su Fellini, Avati, Joe D’Amato, Lenzi, Brass, Cozzi, Deodato, Di Leo, Mattei, Gloria Guida, Storia del cinema horror italiano e della commedia sexy. Tre volte presentato al Premio Strega per la narrativa: "Calcio e Acciaio - Dimenticare Piombino" (Acar, 2014), anche Premio Giovanni Bovio (Trani, 2017), "Miracolo a Piombino – Storia di Marco e di un gabbiano" (Historica, 2016), "Sogni e Altiforni – Piombino Trani senza ritorno" (Acar, 2019).

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