Come aveva anticipato nella presentazione del libro precedente, L’isola delle anime, in questo nuovo lavoro di Piergiorgio Pulixi ritroviamo, a indagare su un serial killer, le ispettrici Mara Rais ed Eva Croce della Questura di Cagliari, tanto diverse fra loro ma che ben si compensano, e Vito Strega (altro nome noto nei romanzi dell’autore), mandato da Milano ad affiancarle. Strega è un vicequestore esperto di psicologia, criminologia e crimini efferati, e anima inquieta come le colleghe.
In questa indagine difficile e piena di colpi di scena, che si svolge tra Milano e Cagliari, gli inquirenti hanno a che fare con un assassino seriale che ha deciso di farsi giustizia da sé ritenendo il sistema giudiziario ingiusto e incapace di comminare la giusta pena a chi commette reati. Il sistema messo in atto dal Giustiziere (che si maschera con tratti demoniaci e parrucche colorate) è quello di dare visibilità al proprio modus operandi, attraverso la spettacolarizzazione virtuale della tortura inflitta a quelli che ritiene responsabili di varie assoluzioni o non luogo a procedere per decorrenza dei termini. È soprannominato “Il dentista” perché agisce sui suoi prigionieri agendo nel modo più crudele sulle loro bocche. Attraverso mezzi sofisticati, che mettono a dura prova gli esperti della polizia postale, riesce a raggiungere migliaia e migliaia di utenze telefoniche (e naturalmente anche quelle di poliziotti e magistrati) inviando filmini e chiedendo al popolo di esprimere il proprio parere sull’intervento che ha intenzione di fare, con tanto di foto del malcapitato. Il video ogni volta ha per titolo: “La legge sei tu”.
Le indagini, condotte a ritmo serrato e senza sosta, pur non tralasciando nulla mettono a dura prova anche i nervi più saldi. Si scava anche nelle vite dei “giustiziati” a trecentosessanta gradi ma, quando sembra di avvicinarsi alla soluzione, le cose si rivelano più complicate di quanto previsto. Nel frattempo i sostenitori del Giustiziere fomentano l’odio del killer e, come se non bastasse, la presentatrice di una televisione privata si mette di traverso come uno sciacallo.
Il ritmo della narrazione è intenso, e Piergiorgio Pulixi è abile nel costruire un romanzo duro, mettendo in primo piano la rabbia e l’odio tipici della nostra società, che scende in piazza per farsi giustizia da sé o che usa i social per fomentare odio. L’autore riesce ogni volta a stupire, ma la sua bravura è quella di scrivere thriller denunciando fatti del mondo reale e cercando di dipanare matasse intricate. La psicologia dei personaggi è ben delineata, e le ambientazioni sono curate, facendoci percepire chiaramente la bellezza di luoghi così diversi come la Sardegna e la città di Milano, ambedue care allo scrittore.
Un thriller avvincente e incisivo, capace di farci riflettere.