In una calda e umida estate romagnola si snoda la storia di vita e d’avventura di tre inseparabili amiche. Nonostante la giovane età, all’incirca sedici anni, Ash, soprannome di Maddalena, Anna e Rebecca, detta Reba, si trovano a vivere e ad affrontare situazioni ben più grandi di loro, sempre insieme, unite fino alla fine da una promessa d’amicizia. Ed è proprio questo il valore raccontato nel romanzo, diventando quasi un co-protagonista.
Quando l’inquietudine e la malinconia assalgono Ash, la Reba e Anna diventano il perfetto “calmante” per l’amica, restando sempre al suo fianco; così come quando alla Reba servirebbero un paio di gambe funzionanti, le altre due fanno i salti mortali per procurarle arti nuovi di zecca. Grandi e piccoli gesti che ben esprimono la forza di questo profondo legame.
Non è facile avere sedici anni, ancor di più se si è nel pieno dell’adolescenza e in un mondo minacciato dall’incombente regime corporatista, che lede ogni libertà personale, mietendo vittime ovunque qualcuno si opponga al sistema. Non si tratta più di vivere, ma di sopravvivere a un’esistenza fuori controllo, senza prospettiva alcuna per il futuro. Tra l’abuso di cristalli e quello di alcool ogni occasione è buona, infatti, per un bicchiere del liquore casalingo di Ash, chiamato “Ammazza-bionde”. I giorni scorrono velocemente, fino a quando è tempo di passare al contrattacco. Così le tre amiche decidono di ideare il Gioco, una realtà virtuale attraverso la quale lottare contro il regime corporatista, non senza incappare in mortali pericoli e difficoltà. Tra misteriose morti e scomparse, ma con l’aiuto di nuovi amici pronti a unirsi alla causa, Ash, Anna e Reba iniziano la loro personale crociata in nome della libertà.
Elisa Emiliani, come il suo cognome potrebbe far pensare, proviene dall’Emilia-Romagna, luogo in cui ha ambientato la sua ultima fatica narrativa. Da sempre appassionata di fantascienza, l’autrice ha trasformato il suo interesse in un vero e proprio mestiere, scrivendo numerose opere e testi appartenenti a questo genere letterario. Cenere, con il suo stile asciutto e diretto che non si perde in inutili chiacchiere, si dimostra in grado di trasmettere empatia al lettore. Una scrittura decisamente efficace composta da “poche parole ma buone” che sanno trasmettere gli stati d’animo delle protagoniste. Grazie al ritmo veloce e incalzante, infatti, a un certo punto sembra quasi di correre tra i boschi della Romagna insieme ad Ash, Anna e Reba per sfuggire alle sentinelle del regime.
Una storia da leggere tutta d’un fiato, merito di una trama originale e del fatto che, nonostante la tematica sia fantascientifica, i sentimenti e le emozioni raccontati sono assolutamente realistici. Attraverso il suo romanzo l’autrice riesce a mettere nero su bianco una forte storia di amicizia e ricerca della libertà, mostrando al lettore fino a che punto si è disposti a combattere per le persone care e per i propri ideali. Una lotta spietata, senza esclusione di colpi, per un futuro migliore e una società più umana.