Beth, che ha lasciato l’Irlanda e la propria famiglia d’origine per conquistarsi un’autonomia a Londra, ha un matrimonio alle spalle e una vita adolescente. Un giorno riceve una telefonata inaspettata da suo fratello James: la madre, Alice, è gravemente malata, ed è in fin di vita. Beth parte per Dublino ea, giunta nella casa materna, viene assorbita da una realtà inattesa: Alice non è più l’energica avversaria che conosceva, ma una creatura inerme che non è più nemmeno in grado di comunicare.
Ma in quel silenzio forzato fluiscono i pensieri e le confidenza di una vita, e le lettere che la madre le ha lasciato prima che la malattia la divorasse completamente costringono la protagonista a intraprendere un viaggio interiore che la porterà ad accettarsi, come figlia e come donna, e a ristabilire un dialogo con il fratello.
Una madre e una figlia, che hanno vissuto momenti conflittuali e che per una vita intera si sono rincorse nella speranza che tutto tornasse perfetto come nei giorni dell’infanzia, si ritrovano finalmente nell’ultimo abbraccio. Alice si rivela essere una madre piena d’amore per i propri figli, una donna che, nel tentativo di rimettere ordine nei ricordi e nei sentimenti, ha la forza di riconoscere i propri errori.
La narrazione ha il garbo e la pacatezza di un amoroso sussurro. I ricordi gioiosi, il malinconico sguardo al tempo che passa e che tutto cambia, le memorie dei dolori vissuti e condivisi si alternano in queste pagine e riempiono il cuore.
Le pagine in cui l’autrice racconta il malore di Alice sono toccanti e meravigliose: l’alternarsi di momenti di lucidità a momenti di confusione e di perdita di coscienza è descritto in modo poetico e garbato, con la grazia di saper esprimere anche l’impalpabile. Al punto che non è difficile riconoscersi ora nel personaggio della madre, ora in quello della figlia.
Colpiscono l’introspezione, l’attenzione ai sentimenti espressi senza pudore e lo stile avvolgente e caldo. Un’opera che induce a un continuo lavorio interiore: si riemerge dalla lettura commossi ed emozionati, coscienti che anche un romanzo è in grado di produrre un cambiamento.
Un libro che sa dare molto e che fa profondamente riflettere.