Romanzo grafico mozzafiato scritto da Garth Ennis e illustrato da Leandro Fernandez, The Punisher: Kitchen Irish è un’opera d’arte nel suo genere, un capolavoro che non deluderà i fan di Frank Castle, in cui il Punitore cerca di eliminare una potente organizzazione criminale irlandese. Ma in realtà sono quattro le fazioni criminali in lotta per il controllo del territorio e del potere nella città di New York.
La prima è rappresentata dalla famiglia Patrizzio, composta principalmente da italo-americani che si sono stabiliti nel quartiere di Hell’s Kitchen, specializzati nel traffico di droga e armi. La seconda è la famiglia O’Brien, che è stata scacciata dall’Irlanda e si è specializzata nel traffico di droga e nell’estorsione. La terza fazione è la cosiddetta “Organizzazione”, una coalizione di diverse famiglie irlandesi che lavorano insieme per controllare il traffico di droga e armi in tutta la città. La quarta e ultima è rappresentata dagli Ulstermen, che una fazione estremista che vuole liberare l’Irlanda del Nord dall’Inghilterra e che usa la violenza e il terrorismo per raggiungere i propri obiettivi. La loro presenza a New York rappresenta un ostacolo per le altre fazioni criminali irlandesi e per il Punitore stesso.
Ma anche l’I.R.A. (Irish Republican Army) è presente, come forza esterna che agisce attraverso la fazione degli Ulstermen, qui ritratta come un’organizzazione estremista che cerca di finanziare le proprie attività terroristiche attraverso il traffico di droga e armi: una rappresentazione falsata e molto di parte, che però contribuisce efficacemente alla tensione della storia ed è ben controbilanciata dall’opinione sull’esercito inglese, che non è direttamente rappresentato, ma viene menzionato e descritto attraverso il punto di vista dei personaggi irlandesi. In particolare, è associato ai metodi brutali e violenti usati per reprimere l’I.R.A. (un’allusione neanche troppo velata al massacro del Bloody Sunday a Derry nel 1972). Inoltre, viene suggerito che l’esercito inglese abbia sostenuto indirettamente la fazione degli Ulstermen e i loro traffici illegali al fine di destabilizzare le attività dell’I.R.A. e di altre organizzazioni irlandesi in America.
La trama è ben scritta e si svolge con un ritmo incalzante, con attenzione ai dettagli e ai personaggi. La narrazione di Ennis è perfetta, con dialoghi realistici e frasi ben strutturate, che catturano perfettamente l’atmosfera cupa e violenta della storia. Leandro Fernandez ha fatto un lavoro fantastico nella realizzazione delle illustrazioni: le sue tavole sono dettagliate, precise e altrettanto realistiche. Riesce a catturare perfettamente l’essenza dei personaggi e l’ambiente in cui si muovono, e Frank Castle è rappresentato come un uomo di poche parole, ma con una ferocia inarrestabile.
Una lettura eccellente sia per i fan dei fumetti di supereroi, sia per chi ama le storie violente e crude. Se siete alla ricerca di una lettura coinvolgente e avvincente, questo romanzo a fumetti è sicuramente un’opera da considerare.