In un futuro in cui la Terra vive sotto la minaccia costante di un’invasione aliena, un ragazzino particolarmente dotato viene addestrato a diventare ammiraglio della flotta spaziale, nella quale l’umanità ripone le proprie speranze di salvezza.
Il gioco di Ender è un magnifico romanzo di fantascienza incentrato più sull’approfondimento psicologico che sulle descrizioni di tecnologie futuristiche e mondi alieni, è sviluppato in modo da portarci a scoprire il processo con cui gli insegnanti trasformano un individuo in parte del sistema, attraverso la sostituzione di valori e affetti della sfera personale con quelli più “alti” che investono, invece, l’intera umanità. Il processo che rende Ender un soldato perfetto è, però, anche quello che lo priva della sua personalità, non perché lo renda un fantoccio ma perché, dopo avergli tolto una famiglia da amare e una vita da vivere, a lui non rimane altro che dedicare tutto se stesso alla propria missione.
Nel personaggio di Ender non c’è il seme della ribellione, che potrebbe renderlo un pericoloso pirata: il perfetto sistema scolastico agisce in modo che egli diventi esattamente ciò per cui viene addestrato, e che lo diventi in modo consapevole e consenziente.
Il gioco di Ender è molto più di un romanzo di fantascienza: è un’indagine dei percorsi mentali e sociali necessari a creare un leader, un’analisi approfondita di ciò che un sistema crea e distrugge, e ci spinge a porci domande che sconfinano presto nel campo della filosofia.
La trama offre anche altri spunti di riflessione, ma più marginali e meno interessanti, seppur necessarie allo svolgimento, come la “redenzione” finale dei protagonisti o la concezione degli alieni, che si discosta solo leggermente da certi stereotipi da film anni Cinquanta.
Dal punto di vista più squisitamente letterario, il romanzo di Orson Scott Card appartiene al filone che racconta l’addestramento dei cadetti spaziali, lo stesso tema trattato da altri grandi romanzi fantascientifici, rispetto ai quali però risulta meno curato dal punto di vista stilistico.