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Catherine Dunne – Donna alla finestra

Donna alla finestra (titolo origjnale “Set in Stone”, cioè “Scolpito nella pietra”) è un romanzo che esplora le dinamiche familiari e i segreti nascosti dietro a una facciata di normalità. La storia ruota attorno a Lynda e Robert Graham, una coppia che vive un’esistenza apparentemente perfetta a Dublino, con due figli, Katie e Ciarán. Tuttavia l’arrivo di Jon, un amico del figlio, porterà dei cambiamenti non sempre fausti.

La trama si sviluppa come un noir domestico: la tensione cresce mano a mano che Lynda percepisce la presenza di Danny, il fratello vendicativo di Robert, che attraverso interposta persona procura ciclicamente danni alle proprietà della famiglia, dalle auto al giardino, in un’escalation destinata a non fermarsi. E anche Jon, un adolescente apparentemente perfetto, porta con sé un’aura di mistero e inquietudine che sconvolge la routine diventando catalizzatore di una serie di eventi che mettono a nudo le fragilità di Ciarán e della stabilità familiare.

Lynda è il fulcro emotivo del romanzo. La sua forza e la sua determinazione emergono chiaramente mentre cerca di proteggere la propria famiglia dalle minacce esterne. Robert, il marito, dovrebbe rappresentare la stabilità, ma è legato a un passato complicato, incarnato proprio dal fratello Danny, personaggio complesso e problematico. Scapestrato e prepotente, si è sempre sentito in credito verso la propria famiglia, con pretese che hanno messo spesso a dura prova la pazienza di chi gli stava intorno, anche per via del fatto che la sua vita è stata segnata da una serie di fallimenti personali e da un passato di sofferenze che l’hanno reso un individuo rabbioso e infelice. Rappresenta il lato oscuro della famiglia, un elemento di disgregazione il cui desiderio di vendetta e la cui infelicità delirante metteranno a dura prova Lynda e Robert.

Catherine Dunne combina descrizioni dettagliate con un ritmo lento ma costante, in un crescendo che tiene sempre alta la tensione. L’atmosfera di suspense è arricchita dall’attenzione ai dettagli, anche psicologici, che contribuiscono a farci sentire costantemente in attesa dell’inaspettato.

Il romanzo affronta temi come la fiducia, la paura dell’ignoto e la fragilità delle relazioni umane. La famiglia, che dovrebbe essere un rifugio sicuro, si rivela un luogo di conflitti e segreti. Una lettura consigliata a chi ama i thriller psicologici e le storie che scavano nel profondo dell’animo umano.

Heiko H. Caimi: Heiko H. Caimi, classe 1968, è scrittore, sceneggiatore, poeta e docente di scrittura narrativa. Ha collaborato come autore con gli editori Mondadori, Tranchida, Abrigliasciolta e altri. Ha insegnato presso la libreria Egea dell’Università Bocconi di Milano e diverse altre scuole, biblioteche e associazioni in Italia e in Svizzera. Dal 2013 è direttore editoriale della rivista di letterature Inkroci. È tra i fondatori e gli organizzatori della rassegna letteraria itinerante Libri in Movimento. ha collaborato con il notiziario "InPrimis" tenendo la rubrica "Pagine in un minuto" e con il blog della scrittrice Barbara Garlaschelli "Sdiario". Ha pubblicato il romanzo "I predestinati" (Prospero, 2019) e ha curato le antologie di racconti "Oltre il confine. Storie di migrazione" (Prospero, 2019), "Anch'io. Storie di donne al limite" (Prospero, 2021) e, insieme a Viviana E. Gabrini, "Ci sedemmo dalla parte del torto" (Prospero, 2022) e "Niente per cui uccidere" (Calibano, 2024). Svariati suoi racconti sono presenti in antologie, riviste e nel web.
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