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Gerry Kelly – The Escape

Ci sono fughe di prigione che diventano leggenda, e poi c’è l’evasione dal Maze del 1983: un colpo audace, un pugno in faccia al sistema carcerario britannico, un gesto che non è solo un’evasione, ma una dichiarazione politica. The Escape racconta proprio questa impresa epica, vissuta in prima persona dall’autore, che non è uno storico neutrale o un cronista distaccato, ma uno di quei 38 uomini che, il 25 settembre di quell’anno, beffarono il regime carcerario più sorvegliato del Regno Unito e scapparono verso la libertà.

L’autore ci prende per mano e ci porta dentro il cuore pulsante del Maze – o meglio, Long Kesh, il nome con cui lo chiamavano i repubblicani – mostrandoci che non era solo una prigione, ma il simbolo di un’intera battaglia: quella per il riconoscimento dello status di prigioniero politico, negato dal governo britannico a chi combatteva per l’indipendenza dell’Irlanda del Nord. Non c’erano solo mura, sbarre e filo spinato lì dentro: c’era una guerra sotterranea fatta di resistenza, scioperi della fame, soprusi e sogni di libertà.

La fuga non fu un colpo di testa improvvisato, ma un’operazione pianificata con intelligenza e coraggio, un perfetto mix di strategia militare e determinazione politica. Kelly ci racconta ogni passo: la preparazione minuziosa, le tensioni, l’adrenalina del momento in cui tutto si gioca sul filo del rasoio. Ma non si limita a descrivere l’azione: ci porta anche dentro la mente e il cuore di chi era lì, di chi sapeva che quell’evasione non era solo un modo per riassaporare l’aria aperta, ma un atto di sfida, un segnale forte in un periodo in cui la lotta per la libertà dell’Irlanda del Nord era più accesa che mai.

Più che una semplice cronaca, The Escape è un frammento di Storia raccontato da chi la Storia l’ha scritta con le proprie mani. È una testimonianza che ci ricorda quanto fosse feroce la repressione britannica e quanto fosse incrollabile la volontà di chi, nonostante tutto, continuava a lottare per un’Irlanda unita e libera.

Leggere questo libro significa non solo rivivere un’impresa eccezionale, ma anche comprendere meglio le radici profonde del conflitto nordirlandese, le ingiustizie che l’hanno alimentato e il prezzo che tanti, troppi hanno pagato per i propri ideali.

Per chi vuole guardare oltre la narrazione ufficiale e ascoltare la voce di chi ha vissuto i Troubles dall’interno, questo libro è assolutamente imprescindibile.

Caterina Mannelli: Caterina Mannelli, laureata in Lettere con una passione per la scrittura e la cura del testo, si è specializzata in editing. Collabora con case editrici di rilievo, occupandosi di revisione e sviluppo editoriale, con particolare attenzione alla narrativa e alla saggistica. Curiosa e meticolosa, è sempre alla ricerca di nuove sfide in cui unire competenza e creatività per valorizzare ogni progetto letterario.
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