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Robert A. Heinlein – La luna è una severa maestra

Nel 2075 la Luna è stata colonizzata dai terrestri, che vi hanno esiliato ogni tipo di feccia umana. Costretti a vivere in città sotterranee nelle quali è fondamentale il supporto tecnologico, i coloni hanno costruito un nuovo tipo di società nella quale ogni sussulto indipendentista è soffocato dai terrestri, che sfruttano intensamente le risorse della colonia tramite una complessa rete di computer e un ingegnoso sistema di trasporto interplanetario.

Mannie, il protagonista, scopre che uno dei computer si è evoluto in un essere senziente: ne diviene amico e insieme si uniscono a una fazione di rivoluzionari che mirano a ottenere l’indipendenza tramite una guerra civile.
Alla base del romanzo c’è la società della colonia, immaginata da Heinlein come una realtà priva di una vera organizzazione statale e nella quale la responsabilità del singolo è l’unico freno al caos degenerante, in contrasto con quella della madrepatria, interessata solo allo sfruttamento e all’oppressione, portata avanti anche sotto forma di manipolazione del pensiero e tramite strumenti tecnologici che hanno sostituito il ricorso alle armi e alla violenza. Non è facile nemmeno per noi lettori schierarci: l’intento di Heinlein è quello di raccontare come nasce e si sviluppa una rivoluzione e come un personaggio sostanzialmente estraneo alla politica può non solo trovarvisi coinvolto, ma addirittura diventarne il leader; e di analizzare i meccanismi che reggono la società dei colonizzatori e i processi psicologici che si innescano nel momento in cui la loro autorità viene messa in discussione.

Sebbene datato in certe descrizioni e in alcune parti, il romanzo di Robert A. Heinlein è ancora una lettura avvincente e godibile, degno di figurare non solo nella libreria dell’appassionato, ma in quella di ogni lettore incuriosito dall’argomento, metafora tutt’altro che inattuale.
Un classico.

Valentina Leoni: Valentina Leoni è musicista e storica dell'arte, ha scritto e scrive recensioni e articoli riguardanti libri e fumetti per diversi siti. Attenta conoscitrice della cultura giapponese, ha fatto parte del comitato scientifico della mostra Dai Samurai a Mazinga Z (Casa dei Carraresi, Treviso ottobre 2014) ed è da anni collaboratrice di Radio Animati per la quale ha curato di recente la trasmissione Yatta: Luoghi Non Comuni sull'Animazione Giapponese.
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