Il vento spinge la voce al bivio:
snidate dallo scuro delta
in mezzo alle due strade
parole frullano improvvise.
In brevi stormi fanno la spola
da un bordo all’altro del silenzio
inventando nell’aria sentieri segreti.
Se le tracce sospese bruciano
come sferzate
sull’abbagliante sfondo d’attesa
s’incide a volte una mappa d’ombra:
frastagliato reticolo di cicatrici
da seguire con l’occhio
per sentire in gola
il fantasma dell’ultima folata…