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Mashaf Res (Il Libro Nero)

Illustrazione di Sam Franza

In principio Dio creò la Perla Bianca dalla sua più preziosa essenza. Creò anche un uccello di nome Angar.  Mise la Perla Bianca sulla schiena dell’uccello, e si soffermò su questo per quarantamila anni. Il primo giorno, Domenica, Dio creò Melek Anzazil, e lui è Ta’us -Melek, il capo di tutti, il lunedì creò Melek Dardael, e lui è Sheih Hasan. Martedì creò Israfel, e lui è Sheih

Shams (ad-Din). Mercoledì creò Melek Mihael, e lui è Sheih Abu Bakr. Giovedì creò Melek Azrael, e leui è Sajad-ad-Din. Venerdì creò Melek Semnael, e lui è Nasir-ad-Din. Sabato creò Melek Nurael, e lui è Yadin (Fahr-ad-Din). E lui fece Melek Ta’us sovrano su tutti.

Dopo di questo Dio fece la forma dei sette cieli, la terra, il sole, e la luna. Ma Fahr-ad-Din creò l’uomo e gli animali, e gli uccelli e le bestie. Li mise tutti in tasche di tessuto, e uscì dalla Perla accompagnato dagli Angeli. Poi gridò alla Perla ad alta voce. Subito la Perla Bianca si spezzò in quattro parti, e dal suo centro uscì l’acqua che diventò un oceano. Il mondo era rotondo, e non diviso. Poi creò Gabriel e l’immagine dell’uccello. Egli mandò Gabriel a fissare i quattro angoli.  Costruì anche un battello e navigò su esso per trentamila anni. Dopo di ciò venne e dimorò sul Monte Lalis.  Poi gridò al mondo, e il mare si solidificò e la terra apparve, ma cominciò a tremare. A questo punto ordinò a Gabriel di portare due pezzi della Perla Bianca; una la pose sotto la terra, l’altra rimase al cancello del cielo. Poi vi pose all’interno il sole e la luna; e dai frammenti sparpagliati della Perla Bianca creò le stelle che appese nel cielo come ornamenti. Creò anche alberi da frutto e piante e montagne come ornamenti per la terra. Creò il trono sopra il tappeto. Poi il Grande Dio disse: “O Angeli, io creerò Adamo ed Eva; e dall’essenza di Adamo deriverà Shehar bn Jebr, e da lui una comunità separata apparirà sulla terra, quella di Azazil, cioè, quella di Melek Ta’us, che è la setta degli Yazidi. Poi inviò Sheih ‘Adi bn Musafir dalla terra di Siria, ed egli giunse (dimorò sul Monte) a Lalis. Poi il Signore scese sulla Montagna Nera. Gridando egli creò trentamila Meleks, e li divise in tre divisioni. Loro lo adorarono per quarantamila anni, quando lui consegnò a Melek Ta’us che salì con loro fino al cielo. A questo punto il Signore scese sulla Terra Santa (al-Kuds), e ordinò a Gabriele di portare la terra dai quattro angoli del mondo, terra, aria, fuoco e acqua. Lui la creò e vi mise dentro lo spirito della sua forza, e lo chiamò Adamo.

Poi ordinò a Gabriel di accompagnare Adamo nel Paradiso, e di dirgli che avrebbe potuto mangiare da tutte le piante ma non da quella del grano. Qui Adamo rimase per un centinaio di anni. Poi, Melek Ta’us chiese a Dio come Adamo potesse moltiplicarsi e avere dei discendenti se gli era proibito mangiare il grano. Dio rispose, “Ho messo l’intera faccenda nelle tue mani.”  Poi Melek Ta’us fece visita ad Adamo e disse “hai mangiato del grano?” lui rispose “No, Dio me lo ha proibito.” Melek Ta’us rispose e disse, “Mangia del grano e tutto sarà meglio per te.” poi Adamo mangiò il grano e immediatamente il suo ventre si gonfiò. Ma Melek Ta’us lo condusse fuori dal giardino, e lasciandolo, salì al cielo.

Ora, Gabriel stette lontano da Adamo per cento anni. E Adamo era triste e piangente. Poi Dio ordinò a Gabriel di creare Eva da sotto la spalla sinistra di Adamo. Ora accadde, dopo la creazione di Eva e di tutti gli animali, che Adamo ed Eva litigarono sulla questione se la razza umana dovesse discendere da lui o da lei, perché ognuno desiderava essere il solo genitore della razza. Questo litigio originò nella loro osservazione del fatto che tra gli animali sia il maschio che la femmina erano fattori nella produzione delle loro rispettive specie. Dopo una lunga discussione Adamo ed Eva concordarono su questo: ognuno avrebbe dovuto gettare il suo seme in un vaso, chiuderlo, e sigillarlo col proprio sigillo, e aspettare per nove mesi. Quando aprirono i vasi, alla fine di questo periodo, trovarono nel vaso di Adamo due bambini, maschio e femmina. Ora da questi due la nostra setta, gli Yazidi, sono discendenti. Nel vaso di Eva non trovarono altro che vermi putridi che emanavano un fetore disgustoso.

E Dio fece crescere i capezzoli ad Adamo così che egli potesse allattare i bambini che provenivano dal suo vaso.

Questa è la ragione per cui l’uomo ha i capezzoli.

Traduzione di Anna Ettore

 

 

Mashaf Res : Il Libro Nero Degli Yazidi

Gli Yazidi sono un popolo misterioso definiti in una certa misura in base alla religione di appartenenza, e non in base all’etnia. Considerando proprio il punto di vista etnico, la loro origine è curda e all’interno di questo popolo costituiscono una minoranza non musulmana, appartenendo infatti a questa setta.

I luoghi in cui sono insediati sono il nord dell’Iraq, la Siria e la zona sud orientale della Turchia, con delle comunità stabilitesi nella regione del Caucaso, dell’Ex Unione sovietica e in alcuni paesi europei.

Oltre a Yazidi, il nome che è utilizzato dagli altri per indicarli, essi si definiscono Ezdi o Ezidi e l’origine del termine viene fatta risalire a due ipotesi: o un derivato dell’antica parola iranica yazata (essere divino) oppure invece un riferimento alla reverenza che nutrono nei confronti di  Yazīd ibn Mu’āwiya, secondo califfo della dinastia degli Omayyadi, che prese parte alla lotte per la successione califfale e si oppose alle pretese di  Hussain, il nipote di Maometto, che troverà la morte nella battaglia di Kerbala del 680 d.C.

Da sempre gli Yazidi sono stati oggetto di fascinosa attrazione da parte degli studiosi occidentali, ma anche di sanguinose persecuzioni, come ancora accade al giorno d’oggi, a causa del fatto che venivano creduti eretici o dediti a pratiche perverse.

Una erronea descrizione del loro culto gli ha attribuito la falsa diceria che fossero adoratori del Diavolo. Questo fu causato dalla descrizione che i viaggiatori fecero di loro, per ignoranza e per un equivoco di fondo generato dal fatto che l’Angelo supremo che adorano, Melek Ta’us, era stato un ribelle poi redento e divenuto demiurgo creatore del mondo.

La realtà è che la loro religione è poco conosciuta e molto più complessa.

Le pratiche culturali degli Yazidi sono assimilabili a quelle dei Curdi. La maggior parte dei membri di questo gruppo parlano il Kurmanji, un dialetto appartenente al gruppo del Curdo settentrionale, diffuso nell’est della Turchia e nella zona settentrionale della Siria, dell’Iraq e dell’Iran.

In questa lingua viene trasmessa quasi tutta la tradizione orale della religione Yazida. Le sue origini sono alquanto complesse e di natura altamente sincretica, e prendono quindi elementi dalle varie religioni e culti che hanno avuto nascita o diffusione proprio nell’area mediorientale.

Si ritrovano infatti al suo interno elementi di influenza Sufi, il misticismo islamico, così come di antichi culti iranici, mitraici, cristiani e gnostici. Per alcuni studiosi questa religione è precedente al Cristianesimo, all’Ebraismo e all’Islam, e potrebbe costituire la religione originaria del popolo curdo.  Si potrebbe dire che il credo religioso degli Yazidi si è sviluppato nel corso del tempo da un complesso processo di sincretismo, insieme ad un sistema di usi e pratiche tradizionali.

Dal punto di vista delle credenze, per gli Yazidi è più importante aderire alle regole che governano tutti gli aspetti della vita, piuttosto che seguire dei testi scritturali o un dogma. Credono nella metempsicosi, cioè la rinascita dell’anima o dello spirito in un altro corpo, e nell’importanza della purezza che si esprime in un sistema di caste, di regole riguardanti il cibo, ciò che è vietato e ciò che non lo è, e la preferenza per il vivere all’interno della propria comunità.

Secondo la loro visione, Dio ha creato il mondo e ne ha affidato la cura a sette Esseri Santi conosciuti come Angeli (haft serr – i Sette Misteri). In ruolo principale tra di questi vi è Malak Ta’us, l’ Angelo Pavone, che viene appunto collegato a Satana dagli esterni alla religione.

Il mondo creato all’inizio era una Perla, e dopo un certo tempo mutò e acquisì la forma attuale, e gli uomini sono stati generati solo da Adamo.

Gli Yazidi insistono sull’aspetto orale della propria religione: molti dei testi principali sono stati tramandati a voce di generazione in generazione, con caratteristiche narrative proprie di questo tipo di cultura. Attualmente è univocamente accettato il fatto che i testi sacri scritti degli Yazidi, il Mashafa Res (Il Libro nero) e il Keteba Jelwa (Il Libro della Rivelazione), che furono pubblicati nei primi anni del ‘900, furono in qualche modo delle compilazioni artificiali effettuate da dei non Yazidi per corrispondere ad un interesse di questi ultimi nei loro confronti. In ogni caso, a livello di contenuto, i testi sono effettivamente corrispondenti a quella che è la tradizione religiosa orale, ed hanno quindi un valore di autenticità.

 

 

leggi anche la recensione di “Antonio Pigafetta – Relazione del primo viaggio intorno al mondo”

Anna Ettore: Anna Ettore è nata e vive a Milano. Si è laureata in lingue e letterature straniere e lavora come bibliotecaria e interprete. Ha frequentato per alcuni anni la Scuola Forrester di scrittura creativa della Casa Editrice Tranchida. Crede che il suo destino sia diventare scrittrice e nel frattempo si appassiona a culture, lingue e paesi lontani.
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