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Heiko H. Caimi – Dal pozzo (J’accuse)

Illustrazione di Luca Garonzi

Se abbiamo paura delle opinioni che non vanno per la maggiore,
se ci spaventa chi non la pensa come noi,
se non abbiamo il coraggio di difendere ciò che amiamo,
se preferiamo l’ipocrisia al coraggio,
il silenzio all’argomentare, le buone maniere alla sincerità,
se preferiamo la censura alla verità

allora non mettiamoci a parlare di letteratura:
se la letteratura è morta,
è morta anche grazie alla nostra viltà,
è morta anche grazie alla nostra indifferenza,
è morta anche grazie alla nostra intolleranza, alla nostra ipocrisia, alle nostre buone maniere
perché la letteratura non ha nulla da dirci
se non la sappiamo ascoltare
né ha modo di restare viva
se non la sapremo seminare.

E smettiamola di rimpiangere il passato:
autori come quelli di un tempo
non verranno mai più
o, se verranno, giaceranno intonsi
su scaffali carichi di polvere;
e saremo stati noi
a seppellirli
con la nostra inane abulia.

Heiko H. Caimi: Heiko H. Caimi, classe 1968, è scrittore, sceneggiatore, poeta e docente di scrittura narrativa. Ha collaborato come autore con gli editori Mondadori, Tranchida, Abrigliasciolta e altri. Ha insegnato presso la libreria Egea dell’Università Bocconi di Milano e diverse altre scuole, biblioteche e associazioni in Italia e in Svizzera. Dal 2013 è direttore editoriale della rivista di letterature Inkroci. È tra i fondatori e gli organizzatori della rassegna letteraria itinerante Libri in Movimento. ha collaborato con il notiziario "InPrimis" tenendo la rubrica "Pagine in un minuto" e con il blog della scrittrice Barbara Garlaschelli "Sdiario". Ha pubblicato il romanzo "I predestinati" (Prospero, 2019) e ha curato le antologie di racconti "Oltre il confine. Storie di migrazione" (Prospero, 2019), "Anch'io. Storie di donne al limite" (Prospero, 2021) e "Ci sedemmo dalla parte del torto" (Prospero, 2022, insieme a Viviana E. Gabrini). Svariati suoi racconti sono presenti in antologie, riviste e nel web.
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