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Stefano Sala – La scacchiera d’oro

Un sogno davanti a una scacchiera

Palermo, Cappella Palatina: da quasi novecento anni due musulmani, raffigurati in un affresco, giocano una partita a scacchi. Salman, un giovane principe dell’Oman, li osserva rapito e sogna di riportare il suo popolo all’antica supremazia nel gioco degli scacchi. Anche Rodolfo, un delinquentello dello Zen di Palermo, sogna davanti a una scacchiera, ma il suo è il desiderio più prosaico di affrancarsi dalla miseria, materiale e spirituale, alla quale sembra destinato per genealogia e cultura.
Sono queste le immagini attorno alle quali Stefano Sala, come un cantastorie alle prese con il proprio cartellone carico di colori saturi, ordisce la trama della sua avvincente opera seconda, servendosi degli scacchi come telaio. Sala è bravo a nascondere i messaggi, le metafore, i simboli (la scacchiera d’oro è uno di questi) con la pura arte del narrare, proprio come un prestigiatore nasconde i propri trucchi con l’abilità manipolativa. E c’è la rappresentazione di Palermo, la sola città che, per tradizioni, storia e cultura, poteva accogliere non solo il cuore, ma anche l’anima di questo romanzo. Noi lettori, agganciati dal bellissimo incipit, siamo via via letteralmente ipnotizzati dal susseguirsi di vicende e atmosfere che, esaltate dalla pura tecnica narrativa, calano anche noi nei sogni dei protagonisti.

Andrea Taffi: Andrea Taffi è nato a Cecina, in provincia di Livorno, nel 1966. Dal 2011 vive a Sassari, dove esercita la professione di avvocato. Ama leggere, soprattutto le commedie di Eduardo De Filippo. Con l'atto unico La verità ha vinto, nel dicembre del 2013, il premio di drammaturgia sarda intitolato a Giampiero Cubeddu, e ricevuto una menzione di merito al premio letterario nazionale Teatro Aurelio di Roma. Un suo racconto, L'uomo con il fiore in testa, è stato pubblicato in un'antologia di racconti di autori vari dal titolo Prossima fermata, edito, nel febbraio 2015, dalla casa editrice Leima Edizioni di Palermo.
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