X

Paul Auster – Timbuctù

Il primo romanzo di Paul Auster affronta il tema dell’incomunicabilità raccontando le vicende di Mr. Bones, un cane estremamente intelligente che gira il mondo insieme al suo bizzarro padrone, Willy G. Christmas, un logorroico barbone dalle velleità poetiche e incline alle sbronze.
Rimasto privo del suo strambo mentore, Mr. Bones deve arrangiarsi per cercare di raggiungere il luogo felice nel quale il suo padrone prometteva sempre di portarlo: Timbuctù, dove cani e padroni parlano la stessa lingua.

Timbuctù ha il tono di un’elegia moderna, nella quale l’autore, attraverso un linguaggio asciutto e senza sentimentalismi, racconta una storia di solitudine esistenziale, inquadrata nella cornice di una grande città, che Auster sembra voler prendere a paradigma del mondo intero.
Pur apparendo leggero, questo romanzo è invece malinconico e profondamente pessimista, tuttavia mantiene un alto ritmo di lettura e lo scrittore statunitense è bravissimo nell’evitare scene strappalacrime o facili emozioni.

Per chi non ha mai letto Paul Auster, per chi non teme di commuoversi e per chi ama i romanzi brevi.

Valentina Leoni: Valentina Leoni è musicista e storica dell'arte, ha scritto e scrive recensioni e articoli riguardanti libri e fumetti per diversi siti. Attenta conoscitrice della cultura giapponese, ha fatto parte del comitato scientifico della mostra Dai Samurai a Mazinga Z (Casa dei Carraresi, Treviso ottobre 2014) ed è da anni collaboratrice di Radio Animati per la quale ha curato di recente la trasmissione Yatta: Luoghi Non Comuni sull'Animazione Giapponese.
Related Post