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Robert Louis Stevenson – L’Incantatrice

Un racconto moderno di fine Ottocento

Un gentiluomo rovinato dal vizio del gioco, un’orfana con sostanze e bellezza, un incontro alla luce della luna. Non sono gli elementi di un convenzionale feuilleton, perché l’autore, a dispetto delle premesse, nulla concede al romanticismo.

Questo breve racconto, pur mantenendo le ambientazioni e i personaggi del diciannovesimo secolo, ribalta i ruoli tradizionali del maschio e della femmina, svelando pagina dopo pagina il tema eversivo dell’uomo oggetto, o dell’uomo utensile, per usare le parole che lo stesso autore pone in bocca al suo personaggio Edward Hatfield: voi siete l’uomo, in questa storia, e io la donna. (…) Avete comprato un utensile signorina Croft, come pensate di utilizzarlo?

Se L’incantatrice fu una lettura certo disturbante per i giovanotti e sconveniente per le fanciulle di fine Ottocento, può ancora piacevolmente disorientare il lettore e la lettrice di oggi.

Garbatamente spiazzante.

Antonia Buizza: Antonia Buizza è nata a Brescia nel 1972 e ha trascorso tutta la sua vita a scuola, passando senza interruzioni dal banco alla cattedra. Attualmente insegna lettere in una scuola media della Franciacorta. vive in Franciacorta, dove svolge l'attività di insegnante. Recentemente ha pubblicato la sua prima antologia di racconti, "Fuori fa bel tempo" (Prospero, 2017).
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