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Georgette Heyer – La cugina Kate

Una Heyer poco Austen

In questo romanzo gradevole, ma certamente non memorabile, l’avvio della trama è quello di tanti romanzi vittoriani: la nipote orfana e indigente presa in carico dalla zia benestante con l’immancabile stuolo di cugini più o meno aitanti. Qui, però, le atmosfere leggere e il tono ironico di Georgette Heyer si fondono con tematiche più cupe e lasciano spazio, negli ultimi capitoli, a un senso di tragedia incombente. Il tema della follia e il personaggio fortemente caratterizzato della dark lady, con tragico epilogo finale, nulla hanno a che vedere con la grazia della Austen, cui Georgette Heyer è stata spesso accostata. L’effetto che ne deriva è spiazzante e poco credibile. Tentativo poco riuscito di affrancarsi da un modello che è comunque arduo raggiungere.

Antonia Buizza: Antonia Buizza è nata a Brescia nel 1972 e ha trascorso tutta la sua vita a scuola, passando senza interruzioni dal banco alla cattedra. Attualmente insegna lettere in una scuola media della Franciacorta. vive in Franciacorta, dove svolge l'attività di insegnante. Recentemente ha pubblicato la sua prima antologia di racconti, "Fuori fa bel tempo" (Prospero, 2017).
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