Giallo intenso e coinvolgente, “L’odore della rivoluzione” segue la traccia di una serie di omicidi brutali che, nel 1846, hanno raggiunto la città di Roma. Monsignor Attilio Verzi, che sembra avere un dono per l’investigazione, viene chiamato a esaminare il macabro ritrovamento del corpo di un uomo anziano la cui espressione fa pensare a torture spaventose.
La trama, arricchita dalla ricerca di un’antica reliquia cristiana, aggiunge un elemento di mistero e di fascino al romanzo. Andrea Franco ha un’abilità particolare nel creare ambientazioni storiche vivide e coinvolgenti, immergendoci nell’atmosfera del tempo e in un mondo oscuro e pericoloso. La trama è ben strutturata, piena di suspense e di colpi di scena, con l’uso di indizi e di segreti che ci impegnano a seguire il monsignore nelle sue indagini.
L’uso di dettagli inquietanti, l’ambientazione storica e la presenza di un protagonista originale rendono la trama affascinante e coinvolgente fino alla fine.