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Yukio Mishima – Neve di primavera

Kiyoaki, educato da una famiglia aristocratica, ha maturato un carattere istintuale che lo rende facile preda di passioni ma, per nascondere quella che ritiene una debolezza, ha sviluppato anche una fredda indifferenza dietro alla quale si trincera come uno scudo: gli unici che riescono a far breccia nelle sue difese sono Honda, compagno di scuola razionale e distaccato e Satoko, amica d’infanzia in grado di turbare profondamente l’animo del giovane quando annuncia il suo fidanzamento con un principe imperiale.

Opera estremamente complessa, che unisce l’introspezione psicologica a un’altrettanto profonda riflessione storica e culturale, unifica il tutto tramite una prosa ricca di sfumature, che rende il romanzo un autentico capolavoro della letteratura del secolo XX.

I personaggi hanno animi travagliati e compositi, tratteggiati in modo preciso. Tra questi colpisce l’efficacia con cui vengono descritte l’insoddisfazione e l’instabilità emotiva che caratterizza Kiyoaki, ma anche l’ironia distaccata e fredda di Honda e la forza spirituale di Satoko. La figura del precettore Inuma, che esorta sovente Kiyoaki a mostrare un comportamento “virile”, è la voce del rimpianto per un passato che l’autore percepisce come irrimediabilmente perduto a favore di un’epoca di decadenza nella quale le abitudini occidentali hanno infiacchito irrimediabilmente i discendenti dei samurai, ormai ridotti a “foglie fragili e disseccate”. Eppure, come i guerrieri antichi, anche gli uomini della nuova generazione dovranno combattere le loro guerre, e Yukio Mishima suggerisce che tali guerre siano conflitti di passioni che lacerano gli animi e fanno altrettante vittime. Kiyoaki, col suo spirito diviso a metà tra passato e presente, tra aristocratico distacco dal mondo e desiderio di vivere pienamente proprio in quel mondo che gli hanno insegnato a disprezzare, sarà una delle nuove vittime.

Tutte le scene che compongono Neve di primavera, sia che raccontino la vita quotidiana, il trascorrere delle stagioni o gli antichi riti, tratteggiano tanto l’ambiente quanto l’animo dei protagonisti, e ognuna di esse va letta e interpretata alla luce delle emozioni dei personaggi, rendendo la lettura un’esperienza tanto letteraria quanto spirituale. Da non perdere.

Valentina Leoni: Valentina Leoni è musicista e storica dell'arte, ha scritto e scrive recensioni e articoli riguardanti libri e fumetti per diversi siti. Attenta conoscitrice della cultura giapponese, ha fatto parte del comitato scientifico della mostra Dai Samurai a Mazinga Z (Casa dei Carraresi, Treviso ottobre 2014) ed è da anni collaboratrice di Radio Animati per la quale ha curato di recente la trasmissione Yatta: Luoghi Non Comuni sull'Animazione Giapponese.
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